Per trovare la documentazione su salute e sicurezza sul lavoro che riguarda specificatamente la tua attività clicca qui oppure seleziona dall'elenco seguente:
Lavoro Isolato e DPI: La Lettera degli RLS di Intesa San Paolo
Interessante lettera degli RLS di Intesa San Paolo per segnalare e rimarcare quelli che sono i rischi legati al lavoro isolato, condizione di lavoro
in costante crescita dal post covid, e all'importanza di calibrare adeguatamente i DPI che si possono utilizzare,con particolare riferimento ai
dispositivi uomo a terra. Molto ben centrati i riferimenti normativi che se ben conosciuti e sfruttati aprono importanti spazi di manovra a tutti i
RLS.
LISTA DI CONTROLLO PER L INDIVIDUAZIONE DEI PERICOLI: RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO ASSOCIATI AD APPLICAZIONI A ENERGIA SOLARE DI PICCOLE DIMENSIONI
Questa lista di controllo fornisce indicazioni dettagliate su come identificare e prevenire i rischi legati agli impianti solari di piccole dimensioni,
tra cui pericoli elettrici, chimici, lavori in quota e altri fattori di rischio. Il documento completo illustra le migliori pratiche operative per ridurre al
minimo i rischi per gli operatori e per l'ambiente.
PROVVEDIMENTO DEL 17 LUGLIO 2024
Il Garante per la protezione dei dati personali,sul caso di un'azienda ha vietato di continuare a trattare i dati estratti dalle e-mail dei dipendenti,
ritenendo il trattamento illecito.
Un provvedimento che costituisce un importante precedente per la tutela della privacy dei dipendenti e un chiaro messaggio sul rispetto dei dati
personali nelle aziende.
LAVORO INCLUSIVO DELLE PERSONE CON DISABILITÀ - INDIRIZZI OPERATIVI
'inclusione lavorativa delle persone con disabilità rappresenta una delle grandi sfide culturali che oggi la società moderna e il mercato del lavoro
si stanno trovando ad affrontare. Il documento si pone proprio come obiettivo quello di proporre un modello innovativo a supporto delle
organizzazioni nell'adozione di politiche occupazionali rivolte alle persone con disabilità.
INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI - DOSSIER DONNE
Il Dossier donne riporta una dettagliata rappresentazione degli andamenti degli infortuni e delle malattie professionali declinati al femminile,
secondo le principali variabili di interesse, tra cui l'età, la nazionalità, il territorio, l'attività svolta, la modalità di accadimento e le cause. È un
documento completo che fa emergere vari aspetti legati al mondo del lavoro delle donne, fortemente condizionate dal triplice ruolo di moglie-
madre-lavoratrice.
Linee Guida per la prevenzione degli atti di violenza e delle aggressioni agli operatori sanitari
La Regione Sicilia ha stilato un'efficace documento per la prevenzione delle aggressioni fisiche e verbali nei confronti degli operatori sanitari nei
loro luoghi di lavoro. Un documento che può essere anche di spunto per tutti quegli ambienti in cui si potrebbero verificare spiacevoli situazioni
di questo tipo.
Aggiornamento dell’elenco delle malattie professionali
Il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali contenente l'aggiornamento all'elenco delle malattie professionali. Un documento
tecnico e di fondamentale importanza per il settore della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
L'ABC DELL'RLS
Il manuale definitivo dell'RLS con le risposte a tutte le domande più diffuse, case-study e, soprattutto, fac-simile per ogni richiesta che un RLS si
può trovare a dover fare nel suo percorso professionale
LA FIGURA DEL PREPOSTO - INTERPELLO N.5/2023
La risposta ufficiale del Ministero del Lavoro sul ruolo del preposto, se sia obbligatorio designarlo anche nelle piccole realtà e se possa
corrispondere al datore di lavoro. Un documento utile, e ufficiale, per rispondere alle domande su una figura fondamentale nel processo di
prevenzione dei rischi.
CASSAZIONE PENSALE, SEZ. 4, 25 SETTEMBRE 2023, N. 38914
Lavoratore investito mortalmente da un carico di tubolari di acciaio: responsabile di omicidio colposo anche il rappresentante dei lavoratori per la
sicurezza
INAIL - REINSERIMENTO DELLA PERSONA CON DISABILITÀ DA LAVORO
L'informativa dell'INAIL sul tema del reinserimento e della conservazione del posto di lavoro alle persone con disabilità da lavoro
INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI - DOSSIER DONNE
"Il 2022 è stato l'anno in cui gli infortuni sul lavoro che hanno coinvolto le donne hanno registrato, rispetto al 2021, una vertiginosa impennata
(+42,9%) alla quale è doveroso dare una spiegazione".
ANDAMENTO DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO E DELLE MALATTIE PROFESSIONALI - INDUSTRIA ALIMENTARE
L'esaustivo rapporto dell'INAIL sull'andamento degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali nel settore alimentare, con una particolare
specifica nel settore dei panificatori
ASSICURAZIONE INAIL PER RLS
Circolare dell'INAIL, che chiarisce gli aspetti procedurali in caso di infortuni di RLS/T o di sito produttivo nell'esercizio delle proprie funzioni e attribuzioni.
SENTENZA INFARTO DA SUPERLAVORO
Importante e recente sentenza della cassazione, che conferma l'orientamento della giurisprudenza sul tema, manifestatosi con un pronunciamento simile già nel 2022.
ALLEGGERIAMO IL CARICO! - L'EBOOK SUI DISTURBI MUSCOLO SCHELETRICI
La Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione ha prodotto un ottimo e-book sul tema dei DMS (Disturbi Muscolo Scheletrici). Ne
consigliamo la visione.
L’ESPOSIZIONE AD AGENTI CANCEROGENI NEI LUOGHI DI LAVORO IN ITALIA
"Per il lento manifestarsi del fenomeno causa-effetto l'esposizione ad agenti cancerogeni non permette un'immediata correlazione con le cause
lavorative, ragion per cui la sorveglianza sanitaria in ambito occupazionale diventa essenziale per la definizione degli interventi di prevenzione
primaria dei rischi oncogeni". L'aggiornato report dell'INAIL sulle esposizione ad agenti cancerogeni sui luoghi di lavoro.
STORIE DI INFORTUNI
All'interno della campagna informativa "Impariamo dagli errori" dell'ATS Brianza la descrizione di un infortunio e le relative misure di
prevenzione che si sarebbero dovute adottare. Nel progetto, reperibile facilmente online, sono descritti con le medesime modalità numerosi
infortuni in tutti i settori.
AMBIENTE E LAVORO INCLUSIVO
Un'interessante scheda dell'INAIL si focalizza sul diritto all'occupazione e il contrasto alla discriminazione attraverso misure che rendano
l'ambiente di lavoro adatto a tutte le persone.
REINSERIMENTO LAVORATIVO
Come comportarsi in caso di infortunio? sono state attivate tutte le pratiche necessarie, soprattutto mirate al reinserimento lavorativo? un bel
documento a cura della CGIL Piemonte sintetizza i passaggi chiave.
DATI INFORTUNI SUL LAVORO COVID-19 AGGIORNATI
Una scheda utile a visualizzare il "disastro covid" nei luoghi di lavoro. Il 2022 si conferma però in forte miglioramento sia sul piano delle denunce
che rispetto agli infortuni mortali
VALUTAZIONE STRESS LAVORO CORRELATO NEL SETTORE SANITARIO
Un interessante monografia dell'INAIL che fornisce metodi e strumenti per una seria valutazione del rischio in un settore particolarmente delicato
ed esposto come quello sanitario
PREVENZIONE DELLE MOLESTIE NEI LUOGHI DI LAVORO
Il mondo del lavoro si prospetta ormai come un mondo su cui gravano nuovi rischi come le molestie e la violenza anche di natura sessuale. Ma in
proposito la nostra legislazione e la nostra giurisprudenza patiscono alcune fragilità destinate a ripercuotersi negativamente sull'efficacia degli
interventi a favore delle lavoratrici e dei lavoratori.
LINEE DI INDIRIZZO PER LA GESTIONE DEI RISCHI IN MODALITA’ SMART WORKING
L'innovazione del mondo del lavoro, soprattutto in ambito commerciale e industriale, in questo momento è evidente ed è prevedibile che si
sviluppi con maggiore intensità. Non è tuttavia ancora chiaro in tema di prevenzione quali siano le conseguenze in materia di rischi per salute e
la sicurezza per chi opera in modalità smart working.
TRABATELLI, GUIDA TECNICA PER LA SCELTA, L'USO E LA MANUTENZIONE
L'utilizzo dei trabatelli è ampiamente diffuso in molti settori lavorativi. Il presente documento ha lo scopo di fornire una guida per la scelta, la
manutenzione e l'uso di questi ultimi, focalizzandosi anche sulla metodologia di valutazione dei rischi per questi strumenti
AGENTI FISICI E SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO
Con il convegno dBA 2019 - Agenti fisici e salute nei luoghi di lavoro, le parti intervenute, si sono poste l'obiettivo di approfondire i temi degli
agenti fisici e dei loro effetti sulla salute dei lavoratori, attraverso la diffusione di esperienze di: valutazione del rischio; metodologie/tecnologie
innovative per il controllo degli agenti fisici; implementazione di interventi di prevenzione e protezione efficienti ed efficaci; azioni di supporto
alle piccole e medie imprese per il raggiungimento di livelli standard minimi di salute e sicurezza sul posto di lavoro, quali banche dati e
procedure guidate di valutazione dei rischi.
PROTOCOLLO NAZIONALE SUL LAVORO IN MODALITÀ AGILE
Il confronto fra le Parti Sociali e il Ministero del Lavoro ha portato alla stesura del Protocollo Nazionale sul lavoro in modalità agile attualmente in
vigore. Al link è presente il documento formale completo, utile per ogni tipo di esigenza nel settore e per confrontarlo con la propria realtà.
Rischio da radiazione solare ultravioletta nei lavoratori outdoor
Studi epidemiologici e di laboratorio hanno evidenziato che la radiazione solare ultravioletta è causa di danni alla pelle,
danni acuti e cronici reversibili e non reversibili. Tra i principali si devono considerare il fotoinvecchiamento e la comparsa di precancerosi e
tumori cutanei. Anche gli occhi possono essere danneggiati in maniera acuta o cronica. Un documento interessante per uutti quei lavoratori che
operano in situazioni dove l'esposizione ai raggi ultravioletti è elevata, specialmente in queste giornate di caldo estremo.
Esposizione a temperature estreme ed impatti sulla salute e sicurezza sul lavoro
L'aumento delle temperature è un tema essenziale per la ricerca in ambito occupazionale in relazione a una serie di connessioni che riguardano il
rischio di infortunio sul lavoro associato all'esposizione a temperature estreme (e in particolare alle ondate di calore).
L'aumento del livello di inquinamento atmosferico, l'esposizione alle radiazioni solari, l'interazione fra inquinamento ed esposizione a cancerogeni
occupazionali e ad allergeni biologici sono parte di una stesso tema che deve essere affrontato per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori,
specialmente in periodi come quelli di questi giorni.
Dlgs 81 la nostra 'bibbia' in continuo aggiornamento
Fin dall'agosto del 2009, gli Ingg. Gianfranco Amato e Fernando Di Fiore, hanno realizzato una versione ipertestuale del D.lgs. 9 aprile 2008, n.
81, meglio conosciuto come 'testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro', che ha riscosso un notevole apprezzamento tra gli addetti ai lavori
(professionisti, docenti, organi di vigilanza, rls)
Tale documento, composto inizialmente solamente dal testo del D.lgs. 81/08 e dai relativi allegati, con evidenziati con differenti colori i precetti
sanzionati penalmente o amministrativamente, riportando altresì i riferimenti sanzionatori in calce a ciascun articolo, è stato arricchito, dapprima
con i collegamenti ipertestuali tra i vari rimandi e, successivamente, inserendo con una corposa appendice in cui sono riportati i decreti attuativi,
le circolari, le note, gli interpelli e altri provvedimenti normativi di interesse al mondo della salute e sicurezza dei luoghi di lavoro e dei lavoratori.
Trovi il link nel documento
Rischio di aggressioni per il personale sanitario
Normalmente si tendono a configurare i rischi di aggressioni e di violenze come rischi esogeni, cioè estranei all'organizzazione del lavoro
predisposta dal vertice aziendale, tuttavia quei rischi, in quanto ineluttabilmente connessi all' 'occasione di lavoro' assumono inevitabilmente la
natura di rischi professionali. Chi organizza il lavoro in una banca o in un ufficio postale deve tenere conto non solo dei rischi propri di tali
attività, ma anche di un altro rischio, esogeno, qual è quello di rapina e delle sue possibili conseguenze a danno dei dipendenti e del pubblico.
L'elemento decisivo al fine della considerazione dei rischi esogeni è costituito dalla loro prevedibilità. E non c'è dubbio che, così come le rapine
nelle banche, anche i rischi di aggressioni al personale sanitario siano ormai all'ordine del giorno e, quindi, prevedibili ed evitabili con l'adozione
delle regole cautelari idonee a tal fine.
L'articolo di Paolo Pascucci pubblicato su DSL n.1/2022 approfondisce la tematica relativa al comparto sanitario sia dal punto di vista giuridico,
sia mettendo in risalto le misure preventive che derivano da una corretta valutazione dei rischi e delle conseguenti misure di prevenzione.
Infortuni in edilizia: cause e prassi preventive da attuare
Una scheda prodotta dall'Inail analizza i dati relativi principali incidenti avvenuti nel settore delle Costruzioni in base alla distribuzione dei fattori
di rischio secondo le sei macro categorie definite dal modello di analisi Infor.Mo. In particolare, Attività infortunato (AI) e Attività di terzi (AT)
riguardano azioni, gesti e movimenti inappropriati compiuti dall'infortunato o da altri colleghi; Utensili macchine impianti (UMI) contemplano le
specifiche problematiche dell'attrezzatura; Materiali (MAT) si riferiscono alle criticità del materiale in lavorazione o lavorato; Ambiente (AMB)
osserva le carenze strutturali e organizzative dei luoghi di lavoro; DPI e abbigliamento prendono in considerazione le criticità dei dispositivi di
protezione individuale e degli abiti indossati. L'analisi dei dati e la loro frequenza consentono di individuare le misure preventive e protettive di
tipo generale necessarie ad eliminare il fenomeno infortunistico in questo settore che si colloca tra quelli più colpiti.
La sicurezza e... la guida
Rispettare le regole, per chi è impegnato alla guida di autovetture, durante un viaggio o comunque uno spostamento in auto, costituisce un atto
di responsabilità e buon senso. Rispettare le regole, per chi è impegnato alla guida, durante lo svolgimento del proprio lavoro è anche un obbligo
previsto dalla normativa in materia di salute e sicurezza del lavoro. Con riferimento all'obbligo normativo previsto all'art. 36 del D.Lgs. n.
81/2008, l'obiettivo di questo opuscolo, redatto dalla Universita' di Roma La Sapienza, nell'ambito delle azioni di prevenzione degli infortuni sul
lavoro e sui rischi della circolazione stradale, è di sensibilizzare tutti coloro che in ragione del proprio lavoro, si trovano più o meno spesso alla
guida di un autoveicolo.
D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO REV. GENNAIO 2022
E' stato pubblicato a cura dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro e curato dagli ing. Gianfranco Amato e Fernando Di Fiore la versione aggiornata a
Gennaio 2022 del Testo Unico.
Tra le novità inserite troviamo evidenziati i numerosi cambiamenti, anche in relazione alla gestione della pandemia in essere, tra cui ad esempio:
la circolare INAIL n. 44.2020 del 11.12.2020 sulla Sorveglianza sanitaria dei lavoratori maggiormente a rischio in caso di contagio da virus
SARS-CoV-2;
le modifiche agli artt. 7, 8, 13, 14, 18, 19, 26, 37, 51, 52, 55, 56, 79, 99 e all'Allegato I, introdotte dal Capo III 'Rafforzamento della disciplina
in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro' del Decreto-Legge 21 ottobre 2021, n. 146 recante 'Misure urgenti in materia economica e
fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili' (GU Serie Generale n. 252 del 21/10/2021) convertito con modificazioni dalla Legge 17
dicembre 2021, n. 215 (G.U. Serie Generale n. 301 del 20/12/2021)....
In corsivo sono evidenziate le modifiche e le integrazioni apportate dal decreto legislativo 3 agosto 2009, n. 106.
Le parti del testo colorato in rosa scuro indicano le disposizioni sanzionate con la pena alternativa dell'arresto o dell'ammenda; quelle in marrone
chiaro le disposizioni sanzionate con la pena della sola ammenda; quelle in giallo le disposizioni punite con sanzione pecuniaria amministrativa.
Per non appesantire il testo degli allegati si è preferito colorare le sole disposizioni sanzionate penalmente, quando le rimanenti, dello stesso
allegato, sono sanzionate amministrativamente.
Protocollo nazionale sul lavoro in modalita' agile
Un protocollo nazionale sul lavoro agile che regolamenta, attraverso un protocollo condiviso, le modalità di effettuazione in sicurezza e con le
dovute garanzie di tutela l'effettuazione del cosiddetto 'smart working'
Mobility Manager all'opera!
Il presente decreto è finalizzato a consentire la riduzione strutturale e permanente dell'impatto ambientale derivante dal traffico veicolare privato
nelle aree urbane e metropolitane, promuovendo la realizzazione di interventi di organizzazione e gestione della domanda di mobilità delle
persone che consentano la riduzione dell'uso del veicolo privato individuale a motore negli spostamenti sistematici casa-lavoro e favoriscano il
decongestionamento del traffico veicolare. La legge prevede che sia redatto annualmente un piano degli spostamenti casa-lavoro (PSCL) in tutte
le aziende con più di 100 addetti che operano in comuni sopra i 50.000 abitanti in connessione con il Comune stesso. Anche se non menzionati o
previsti riteniamo che le rappresentanze sindacali e gli RLS possano esercitare un ruolo propositivo e di controllo sulla attuazione non formale di
questo decreto. Un piccolo passo, che non deve restare il solo, per la riduzione dell'impatto sull'ambiente delle attività correlate al lavoro.
Nuove leggi per la sicurezza sul lavoro. Ma siamo proprio sicuri
Ciclicamente, nel dibattito pubblico, torna l'attenzione sul delicato tema della salute e sicurezza dei lavoratori. La questione e' divenuta pressoche' dirompente a seguito delle recenti denunce sull'aumento delle morti sul lavoro, al punto di arrivare a pensare a una novella del Testo Unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (d.lgs. n. 81/2008). Il Consiglio dei ministri del 15 ottobre 2021 ha varato una misura di necessità e urgenza, un decreto-legge che contiene una significativa modifica degli artt. 7, 8, 13, 51 e 99 del Testo Unico Sicurezza sul lavoro. Il provvedimento, che non piace alle imprese, ha registrato una forte opposizione anche da parte di autorevoli e non sospettabili commentatori
che segnalano i limiti di una visione ferma a un passato che si pensava superato con l'approvazione del Testo Unico del 2008.
Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico!
L'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) sta conducendo una campagna a livello europeo dal 2020 al 2022 per
sensibilizzare in merito ai disturbi muscolo-scheletrici (DMS) lavoro-correlati e all'importanza della loro prevenzione. L'obiettivo è di incoraggiare
i datori di lavoro, i lavoratori e le altre parti interessate a collaborare per prevenire i DMS e promuovere una buona salute muscoloscheletrica tra
i lavoratori dell'Unione europea (UE).
L'Indagine sulle forze lavoro 2013 di Eurostat ha rivelato che, tra tutti i lavoratori che hanno dichiarato di aver sofferto di un qualsiasi problema
di salute (fisico o mentale) lavoro correlato negli ultimi 12 mesi, il 60 % ha indicato un problema di salute legato ai DMS come il più grave.
Nonostante la normativa sulla prevenzione dei DMS lavoro correlati e l'impegno profuso da parte delle autorità e delle imprese europee e
nazionali, tali disturbi sono diventati solo lievemente meno comuni negli ultimi anni. Di conseguenza sorge la domanda: 'Quali sono le lacune
degli attuali approcci di prevenzione e di valutazione del rischio?'.
Mappatura dei disturbi e dei pericoli per la salute
La presente scheda informativa, realizzata dall'Agenzia Europea per la Salute e Sicurezza sul lavoro, fornisce una panoramica delle tecniche di
mappatura dell'organismo e dei pericoli e ne evidenzia il loro valore ai fini dell'identificazione e della prevenzione dei disturbi muscolo-scheletrici
(DMS) lavoro-correlati. Elenca le risorse necessarie a gestire una sessione di mappatura dell'organismo e dei pericoli presso il proprio posto di
lavoro e fornisce una guida passo a passo.
Il coinvolgimento dei lavoratori è di primaria importanza per una valutazione di successo e un'efficace gestione dei rischi. Le tecniche di
mappatura sono interattive e dipendono dalla partecipazione attiva dei lavoratori, incoraggiandoli a pensare sul modo in cui la loro salute
potrebbe essere influenzata dal lavoro, individuando i rischi potenziali e proponendo soluzioni pratiche. I risultati sono un contributo inestimabile
per la valutazione del rischio e i processi di monitoraggio.
Misure urgenti per lo svolgimento in sicurezza del lavoro, certificazione verde COVID-19
Il testo della legge sul green pass che sta per entrare in vigore. Chiediamo agli RLS di segnalare ai sindacati tutte le problematiche che sorgono nei diversi comparti lavorativi in modo da poter affrontare negli organismi preposti soluzioni adeguate alla tutela di tutti i lavoratori. Sul nostro portale è possibile trovare documentazione su questa tematica inserendo, con la ricerca mirata, in altre parole chiave, vaccinazione
L'obbligo del Medico Competente di collaborazione alla valutazione dei rischi. Un inquadramento normativo e giurisprudenziale
L'articolo affronta la tematica del ruolo che Medico Competente deve svolgere a norma della legislazione vigente in merito al percorso di valutazione dei rischi. Sulla base delle norme, degli interpelli di chiarimento e delle sentenze passate in Cassazione si traggono queste conclusioni: 'dal combinato disposto tra il dettato legislativo, il contenuto dell'Interpello 5/2014 e le pronunce di giurisprudenza, emerge che il MC puo' svolgere correttamente l'attività di sorveglianza sanitaria dei lavoratori solo se preliminarmente adempie in maniera esaustiva ai suoi compiti collaborativi con il Datore di Lavoro in merito alla Valutazione dei Rischi. La radicalita' dell'innovazione è definitivamente evidente quando si consideri che tale collaborazione richiede anche che il MC sottoponga al DdL rilievi e proposte in merito sia alla congruita' dei metodi adottati per la VdR, sia alle contromisure sanitarie ritenute necessarie per contenere l'effetto potenzialmente lesivo dei fattori di rischio specifico'
Responsabilita' RSPP per inadeguata VDR e omessa individuazione delle misure di sicurezza
La Cassazione Penale Sez. 4 con la sentenza del 22 luglio 2021, n. 28468 attribuisce alla figura del RSPP uno specifico ruolo di garante nella materia prevenzionistica. Infatti, in tema di infortuni sul lavoro, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, pur svolgendo all'interno della struttura aziendale un ruolo non gestionale ma di consulenza, ha l'obbligo giuridico di adempiere diligentemente l'incarico affidatogli e di collaborare con il datore di lavoro, individuando i rischi connessi all'attività lavorativa e fornendo le opportune indicazioni tecniche per risolverli, con la conseguenza che, in relazione a tale suo compito, può essere chiamato a rispondere, quale garante, degli eventi che si verifichino per effetto della violazione dei suoi doveri.
Agenti biologici: fattori di rischio cancerogeno occupazionale?
Le tipologie di 'danno' potenzialmente conseguenti all'esposizione ad agenti biologici
contemplate dal d.lgs. 81/2008 sono le infezioni, le allergie e le intossicazioni. La pandemia
di SARS-CoV-2 esplosa nel 2019 e tuttora in corso ha portato bruscamente in
evidenza l'impatto sociale dell'esposizione umana agli agenti biologici, in particolare
a quelli di natura infettiva. Sono emersi, infatti, in tutta la loro portata, gli effetti delle
caratteristiche di trasmissibilita' di tali agenti che, attraverso la cosiddetta catena del
contagio, possono raggiungere per via diretta o indiretta l'ospite umano suscettibile
di ammalarsi, diffondendo l'infezione nello spazio e nel tempo senza distinzione tra
ambiente di vita e ambiente di lavoro.
L'esposizione a virus, batteri, parassiti, funghi puo' tuttavia comportare anche l'insorgere
di tumori nell'uomo.
Il presente lavoro intende evidenziare gli agenti biologici inclusi nell'Allegato XLVI del
d.lgs. 81/08 e nell'Allegato III della Direttiva 2019/1833 di prossimo recepimento, classificati
da IARC come cancerogeni o sospetti tali sulla base di evidenze cliniche e/o
sperimentali, per una disamina dei potenziali effetti conseguenti all'esposizione.
Nelle conclusioni, inoltre sono proposte alcune riflessioni sulle possibili iniziative da
intraprendere per approfondire il fenomeno nel contesto occupazionale.
Quesiti sulla prevenzione dei rischi da Agenti Fisici
Questo documento del Coordinamento Tecnico delle Regioni e Province Autonome - INAIL - ISS aggiorna il precedente (ultima revisione 2014)
sull'applicazione del Titolo VIII Agenti Fisici del D.Lgs. 81/08 e ha l'obiettivo di fornire una serie di indicazioni operative che orientino ad una
adeguata e corretta applicazione del D.Lgs. 81/08 in relazione alla prevenzione dei rischi da Agenti Fisici.
Al fine di agevolarne la consultazione le indicazioni sono raccolte sotto forma di 'FAQ' nei seguenti documenti monotematici:
Parte 1: Titolo VIII Capo I
Parte 2: Radiazione Solare
Parte 3: Microclima
Parte 4: Rumore
Parte 5: Vibrazioni
Anche lavorare sempre seduti non fa bene alla salute
Questo documento è la sintesi di uno studio dell'Agenzia Europea per la Salute e sicurezza sul lavoro sul mantenimento prolungato della postura
seduta statica al lavoro e sui suoi effetti sulla salute e le buone pratiche consigliate.
Chi lavora in ufficio e' maggiormente soggetto al rischio di mantenimento prolungato della posizione seduta. Tuttavia, altri impieghi e attivita'
professionali che comportano periodi prolungati in questa posizione sono ad esempio quelli di autisti, piloti, gruisti, operatori di macchinari per la
cucitura, call center e sale di controllo. Inoltre, chi lavora da casa e anche gli allievi delle scuole possono trovarsi in condizioni ergonomiche
potenzialmente peggiori rispetto a quelle presenti in ufficio.
I rischi per la salute più significativi riguardano oltre a disturbi muscolo scheletrici anche l'obesità, le malattie cardiovascolari e i rischi per la
gravidanza.
La valutazione del rischio e le conseguenti azioni di riduzione dello stesso devono considerare le adeguate misure ergonomiche, una formazione
specifica, pause e l'organizzazione di attività che prevedano più azioni in movimento.
Lavorare in piedi... fa male alla salute
L'Agenzia Europea per la Salute e sicurezza sul lavoro ha prodotto una corposa relazione sul tema del mantenimento prolungato della postura in
piedi statica al lavoro, dei suoi effetti sulla salute e le buone pratiche consigliate.
Il documento in italiano che presentiamo e' la sintesi di questo lavoro.
Tra le attività lavorative in cui la permanenza prolungata in piedi e' prevalente figurano ad es. personale di cucina , saldatori, venditori al
dettaglio, insegnanti e assistenti all'infanzia, fisioterapisti, baristi, parrucchieri, tecnici di laboratorio, infermieri e operatori sanitari.
Gli effetti sulla salute includono disturbi muscoloscheletrici agli arti inferiori, disturbi circolatori, rischi per la gravidanza.
La valutazione del rischio e le conseguenti azioni di riduzione dello stesso passano quindi da una organizzazione che consenta di variare tra lo
stare in piedi, muoversi, sedersi, fare delle pause.
Infortunio mortale e responsabilita' del Datore di Lavoro
Una sentenza di Cassazione Penale ribadisce le responsabilità dei datori di lavoro per infortunio mortale avvenuto, laddove l'attribuzione di compiti lavorativi sia avvenuta senza una adeguata formazione ai lavoratori che deve tenere conto anche delle competenze linguistiche.
La gestione del rientro al lavoro di chi e' stato colpito da Covid-19
Una scheda della Agenzia Europea illustra le attenzioni necessarie a gestire un corretto rientro in azienda dei lavoratori colpiti da Covid 19
Valutare il rischio caduta in piano
Gli infortuni derivanti da banali cadute in piano sono numericamente particolarmente rilevanti. Di qui questo studio realizzato dall'Inail che
analizza le problematiche di questo tipo nei settori dove questa incidentalita' si è particolarmente evidenziata proponendo modalita' di
valutazione di questo rischio più accurate. Evidenzia anche come una valutazione particolarmente attenta deve essere realizzata sulle vie di fuga
in caso di emergenza.
Gestione del Lavoratore - Undicesima giornata nazionale per la sicurezza nei cantieri di Federarchitetti
Federarchitetti pubblica in questo documento gli atti di questo convegno che affronta le tematiche della sicurezza nei cantieri nei suoi diversi
aspetti. interessante un decalogo che viene proposto in premessa.
Allerta caldo: indicatori per valutare l'impatto sui lavoratori
Il documento che segnaliamo è parte del progetto WORKLIMATE coordinato tra CNR e Inail che si propone di sviluppare un sistema di allerta da
caldo, integrato meteo-climatico ed epidemiologico, specifico per il settore occupazionale e studio di fattibilità di un sistema di allerta da freddo.
Qui si riporta una revisione dei sistemi di allerta da caldo e selezione degli indicatori da utilizzare per valutare l'impatto sui lavoratori a partire
dal Il WBGT (UNI EN ISO 7243:2017) che è un indice empirico sviluppato negli anni 50 come base per il monitoraggio dello stress da caldo nei
campi di addestramento militare degli Stati Uniti. Successive implementazioni ne hanno permesso un ampliamento nel suo campo di utilizzo,
prendendo in considerazione aspetti fondamentali nel campo occupazionale, quali l'abbigliamento, i dispositivi di protezione individuale, oltre che
il livello di acclimatazione del soggetto e la tipologia di attività svolta (tasso metabolico). Ad oggi esso rappresenta l'indice di stress termico più
comunemente utilizzato negli ambienti di lavoro per garantire che la temperatura corporea media di un lavoratore non superi i 38°C. Una
descrizione dettagliata dell'indicatore è presente sul sito del Portale Agenti Fisici (PAF)
(https://www.portaleagentifisici.it/fo_microclima_metodiche.php?lg=IT).
Il capoturno non puo' supplire al ruolo di formatore ed informatore del lavoratore
La sentenza della Cassazione Penale sezione 4 del 12 gennaio 2018 n.1242, nell'esprimere il giudizio su un caso di incidente mortale avvenuto in
una ricicleria di rifiuti di materie plastiche, afferma una serie di principi da tenere sempre presenti.
Il datore di lavoro, deve prevedere ed evitare prassi di lavoro non corrette e foriere di eventuali pericoli.
Il datore di lavoro deve predisporre adeguati corsi di formazione dell'operaio sull'uso dei carrelli e l'impiego puntuale delle attrezzature di lavoro
e l'utilizzazione, da parte dell'operaio, della cintura di sicurezza e del casco che avrebbero potuto evitare quell'evento, quantomeno, nella forma
più grave ed estrema in cui si è verificato.
Il capoturno non può supplire al ruolo di formatore ed informatore del lavoratore e gli obblighi di formazione ed informazione dei dipendenti,
gravanti sul datore di lavoro, non possono essere surrogati dal personale bagaglio di conoscenza del lavoratore o dal 'travaso di conoscenza che
comunemente si realizza nella collaborazione tra lavoratori, anche posti in relazione gerarchica tra di loro'
Indicazioni ad interim per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19 nei luoghi di lavoro
Questo documento tecnico curato dall'INAIL intende fornire indicazioni per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19 nei luoghi di lavoro.
Le aziende, singolarmente o in gruppi organizzati, possono attivare punti vaccinali territoriali anti-SARS-CoV-2/ COVID-19 destinati alla vaccinazione delle lavoratrici e dei lavoratori. Fermo restando che la fornitura dei vaccini è a carico della Struttura di supporto al Commissario straordinario per l'emergenza COVID-19 per il tramite dei Servizi Sanitari Regionali competenti, la realizzazione dei punti vaccinali territoriali nei luoghi di lavoro e relativi oneri è a carico delle aziende promotrici dei punti vaccinali stessi.
Ai fini della istituzione dei punti vaccinali territoriali e della realizzazione della campagna vaccinale nei luoghi di lavoro, costituiscono presupposti imprescindibili: la disponibilità di vaccini, la disponibilità dell'azienda, la presenza / disponibilità del medico competente o di personale sanitario adeguatamente formato, la sussistenza delle condizioni di sicurezza per la somministrazione di vaccini, l'adesione volontaria ed informata da parte delle lavoratrici e dei lavoratori, la tutela della privacy e la prevenzione di ogni forma di discriminazione delle lavoratrici e dei lavoratori.
Seconda indagine nazionale sulla salute e sicurezza sul lavoro (INSULA2)
Le indagini conoscitive, condotte in ambito europeo e nazionale, sulla percezione della salute e sicurezza sul lavoro (SSL) da parte delle figure
coinvolte nel sistema di prevenzione, hanno acquisito, nel tempo, una grande rilevanza, ponendosi come veri e propri sistemi di monitoraggio
delle condizioni di lavoro e degli impatti sulla salute dei lavoratori. Inail ha concluso recentemente la seconda edizione dell'indagine Insula,
focalizzando l'attenzione in particolare su lavoratori e DL monitorando la percezione da parte delle figure della prevenzione sul benessere
lavorativo, sui rischi emergenti e sui livelli di consapevolezza della normativa vigente, dopo circa dieci anni dall'approvazione del d.lgs. 81/2008,
fornendo due focus specifici dedicati a RLS e SPSAL.
È stata inoltre introdotta una sezione specifica relativa ai risultati delle analisi secondarie condotte a supporto dell'emergenza COVID-19.I dati di
Insula2, facendo riferimento ad un campione rappresentativo della forza lavoro italiana, hanno fornito informazioni importanti per la stima del
rischio di contagio in ambito lavorativo e per la stesura dei documenti tecnici sviluppati a supporto della fase di rilascio delle misure contenitive
attuate per fronteggiare l'epidemia e per la gestione dei rischi connessi con la riapertura delle attività economiche sospese.
Sintesi dei contributi di CIIP in occasione dell'emergenza COVID-19
Questo documento della CIIP (Consulta Interassociativa della Prevenzione) sono raccolti e sintetizzati i contributi che CIIP ha prodotto in un ruolo di stimolo e di proposizione verso gli enti preposti nella gestione dell'emergenza della pandemia.
Un contributo che è ancora particolarmente utile sia per aggiornare e verificare l'efficacia delle azioni fin qui messe in atto, sia per gestire il rientro nelle attività produttive che si sono dovute interrompere a causa del picco pandemico.
Il documento risponde a molte domande. Cosa è necessario fare negli ambienti ad uso 'non sanitario' nelle attuali condizioni di pandemia?
Come si può verificare il corretto funzionamento degli impianti di ventilazione e condizionamento dell'aria? Quando e come aggiornare i DVR e i Piani gestione emergenza covid-19? Come possono agire le piccole realtà produttive che utilizzano le 'procedure standardizzate' ?
Si affrontano i temi dei DPI, della formazione e addestramento dei lavoratori, della sorveglianza sanitaria, della gestione dei casi 'positivi', dei lavoratori fragili e delle vaccinazioni e quello del funzionamento dei Servizi Territoriali di Prevenzione della Salute sul lavoro che sono i primi interlocutori dei soggetti della Prevenzione che ci leggono.
Guida all'attuazione delle procedure previste dal nuovo protocollo condiviso sul contrasto alla pandemia da Covid
Curata da Cinzia Frascheri, Responsabile Nazionale CISL su Salute e Sicurezza la Guida aggiornata alla emanazione avvenuta il 6 Aprile 2021
del nuovo Protocollo condiviso tra parti sociali e governo sul contrasto al contagio da coronavirus.
Uno strumento semplice che aiuta a svolgere il ruolo di aggiornamento dei Protocolli affidati ai Comitati aziendali o territoriali nei quali è
prevista la partecipazione delle rappresentanze sindacali e dell'RLS/RLST.
Un aggiornamento che dovrà considerare i rispettivi ambiti di competenza, sulla base dei protocolli di settore, quando/se aggiornati e proseguire
coerentemente l'attività di applicazione e verifica fin qui svolta.
Guida alla ripresa del lavoro nelle aziende non sanitarie o socio-sanitarie in emergenza covid-19
Una Guida curata dalla AST Milano, aggiornata al 10/02/2021, affronta sinteticamente quanto previsto dall'applicazione delle normative
specifiche anti-Covid 19 : modalita' ingresso in azienda, accesso in azienda fornitori esterni, pulizia /sanificazione ambienti di lavoro, precauzioni
di igiene personale, dispositivi di protezione individuali, gestione spazi comuni. sorveglianza sanitaria e ruolo del medico competente,
effettuazione test sierologici e antigenici rapidi.
Linee guida ambienti confinati
Il presente documento è un manuale operativo per la tutela della salute e sicurezza degli operatori del SNPA(Sistema Nazionale Protezione
Ambiente)che svolgono attività territoriali di vigilanza, ispezione, monitoraggio e controllo ambientale in ambienti confinati, inquinati o
assimilabili. Fornisce in particolare uno strumento decisionale di semplice e immediata applicazione per identificare tali ambienti. Indica quindi i
limiti d'intervento e le istruzioni comportamentali per i lavoratori; le procedure organizzative e di gestione delle emergenze; le dotazioni di
protezione individuale (DPI) e collettiva (DPC) necessarie. Definisce infine i programmi di formazione in materia di sicurezza per i vari ruoli
aziendali in materia di sicurezza (D.lgs. 81/08) ai quali in particolare il manuale è rivolto: datori di lavoro, dirigenti, preposti, lavoratori,
responsabili addetti dei servizi di prevenzione e protezione, formatori della sicurezza.
Infortuni e malattie professionali al femminile
Inail, in occasione dell'8 marzo ha pubblicato un dossier sul tema degli infortuni e delle malattie professionali dal quale emerge una situazione
ancora difficile per il genere femminile in termini di incidenza di danni da lavoro. per fare solo alcuni esempi : a fronte di un trend di riduzione
degli infortuni sul lavoro in termini generali, per il genere femminile si registra invece un incremento, così come analizzando i casi più recenti di
contagi sul lavoro generati da Covid 19 il genere femminile registra un'incidenza che arriva al 70% dei casi.
Lampade germicide UVC: nota informativa su rischi e allerte nel contesto della pandemia Covid-19
Il portale Agenti fisici pubblica questa nota informativa che mette in evidenza i rischi di un uso non professionalmente corrette delle lampade UV
utilizzate per la sanificazione in alcuni contesti lavorativi
Commento alla Circolare ministeriale sui lavoratori fragili
Chiara Lazzari, commenta la circolare ministeriale sui lavoratori fragili che è intervenuta a chiarire le modalità di individuazione e conseguente
necessità di riduzione del rischio dovute alle fragilità intrinseche del lavoratore (malattie pregresse, età). La responsabilità del Datore di Lavoro
deve affidare un ruolo centrale al medico competente.
Revisione Novembre 2020 del Dlgs.81/08
E' stata pubblicato a cura degli Ispettorati del Lavoro l'aggiornamento a Novembre del Decreto 81/2008. Rispetto alla versione del gennaio 2020
buona parte dei mutamenti sono evidentemente collegati con l'emergenza Coronavirus che ha costretto ad affrontare diverse tematiche non
espressamente previste, quali ad esempio quelle riguardanti l'attività del medico competente, le problematiche relative ai 'lavoratori fragili' e
quelle riguardanti i metodi di contenimento da rischi biologici.
Rischio Covid a Scuola Una lista di controllo dell'USR Sicilia
Una lista di controllo, molto corposa e puntuale ripercorre le attività che devono garantire la minimizzazione del rischio Covid nelle scuole.
A partire dall'aggiornamento del documento di valutazione dei rischi, necessario per la situazione che si è creata, sono messe a fuoco le misure generali di prevenzione, l'organizzazione del sistema di gestione della prevenzione specifica adottato, le misure di pulizia/sanificazione e disinfezione, il sistema di gestione dei casi Covid, l'informazione e la formazione, gli accessi degli studenti e di eventuali visitatori, gli spazi didattici di vario genere, la ricreazione, la ventilazione dei locali, i servizi.
Sentenza della Cassazione Penale sul mancato aggiornamento della formazione
Con questa sentenza la Cassazione ribadisce la fondamentale importanza dell'obbligo di aggiornamento della formazione dei lavoratori e della necessità che una puntuale e specifica formazione sia data ai lavoratori nel mutamento delle mansioni che può avvenire nel tempo.
Movimentazione e assistenza ai pazienti ospedalieri
Un breve saggio di Daniele Moresco per NECSI s.r.l. fa il punto sulla tematica della valutazione del rischio per la movimentazione e l'assistenza dei pazienti ospedalieri.
Le tecniche di valutazione si sono evolute soprattutto nella direzione di gestire in modo integrato gli interventi di miglioramento (siano essi tecnici, organizzativi e/o procedurali), tenendo conto delle specificità del singolo reparto e delle diverse attività che vengono svolte, supportando con adeguati mezzi le attività e curando in particolare la formazione specifica degli addetti coinvolgendoli parimenti nel ridisegnare l'organizzazione e la prevenzione dei rischi compresi quelli psicosociali.
Tutela della salute e sicurezza sul lavoro nello Smart Working Centralita' degli obblighi di formazione dei lavoratori 'agili'
Il documento, pubblicato da Adapt, è diretto ad offrire un'analisi della disciplina in materia di salute e sicurezza applicabile al lavoro agile (c.d. smart working) nel contesto della digitalizzazione del lavoro.
Il lavoratore agile è particolarmente esposto ai rischi derivanti dall'eccesso di lavoro dall'isolamento sociale e dalla connotazione labile dei confini tra tempi lavorativi e non lavorativi. Per tale motivo il lavoratore ha il diritto alla 'disconnessione' dalle strumentazioni tecniche e informatiche per prevenire i rischi connessi allo smart working.
La formazione sulla salute e sicurezza del lavoro ha lo scopo di aumentare la 'consapevolezza prevenzionistica' dei lavoratori agili in merito ai rischi per la salute derivanti dalla prestazione da remoto.
Per ridurre tali rischi, bisogna promuovere un adattamento reciproco tra le esigenze dell'individuo e quelle del contesto organizzativo. La funzione espressiva della formazione può contribuire a creare un clima più disteso, meno conflittuale e maggiormente collaborativo. A questo scopo, sarebbe importante privilegiare percorsi formativi con una forte componente esperienziale e interattiva.
Salute e sicurezza nel lavoro del futuro vantaggi e rischi degli strumenti di intelligenza artificiale
Nella maggior parte dei casi, le relazioni di alto livello di istituzioni governative e altre organizzazioni stimano che l'Intelligenza Artificiale migliorerà la produttività, ma si discute ancora poco su come la sua introduzione nei luoghi di lavoro porterà benefici o metterà a rischio la salute e la sicurezza sul lavoro per i lavoratori stessi.
La presente relazione di esperti individuati dall'Agenzia Europea per la Salute e sicurezza intende affrontare questa lacuna, per fornire un chiaro orientamento alle discussioni sul suo impatto sui lavoratori.
I costi sociali degli infortuni e malattie professionali
Un documento di sintesi di uno studio promosso dalla Agenzia Europea per la salute e sicurezza sul lavoro che quantifica i costi sociali che derivano dagli eventi infortunistici e dalle conseguenze derivanti dalle malattie di origine professionale.
Uno studio che può consentire di indirizzare sempre più puntualmente le politiche di prevenzione della salute nei luoghi di lavoro.
Gestione delle operazioni di pulizia, disinfezione e sanificazione nelle strutture scolastiche
Un documento, curato dall'INAIL, che può interessare sia gli operatori addetti a queste operazioni, sia il personale che usufruisce del lavoro svolto in termini di tutela della propria salute e di quella dei bambini. In particolare la conoscenza delle modalità di uso delle strutture scolastiche deve dialogare con chi ne deve garantire la sanificazione e la sicurezza conseguente.
'La presente pubblicazione vuole essere da supporto ai dirigenti scolastici nella gestione di tutte le attività di pulizia, disinfezione e sanificazione negli ambienti scolastici; tali operazioni, infatti, costituiscono uno degli interventi primari di prevenzione della diffusione di malattie e di infezioni.
Ogni scelta effettuata dal Datore di lavoro deve essere frutto di un'attenta valutazione dei rischi, che tenga conto dei molteplici fattori che influiscono sulle modalità e sulla frequenza di attuazione di ogni singola azione di pulizia, sanificazione e disinfezione.'
Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell'infanzia rev. del 28-8-2020
Il Rapporto dell'Istituto Superiore di Sanità ha lo scopo di fornire un supporto operativo per la gestione dei casi di bambini con segni/sintomi COVID-19 correlati e per la preparazione, il monitoraggio e la risposta a potenziali focolai da COVID-19 collegati all'ambito scolastico e dei servizi educativi dell'infanzia, adottando modalità basate su evidenze e/o buone pratiche di sanità pubblica, razionali, condivise e coerenti sul territorio nazionale, evitando così frammentazione e disomogeneità.
Una legge per la tutela della sicurezza per gli operatori sanitari
Varata una nuova legge che mira a tutelare gli operatori sanitari da situazioni di pericolo che si possono creare in particolare nelle relazioni con pazienti o parenti di pazienti. Segnaliamo in particolare l'elemento della formazione che viene così espresso: 'promuovere lo svolgimento di corsi di formazione per il personale medico e sanitario, finalizzati alla prevenzione e alla gestione delle situazioni di conflitto nonche' a migliorare la qualità della comunicazione con gli utenti'.
Benessere individuale ed organizzativo nei processi di cambiamento
La SIPLO (Società Italiana di Psicologia del Lavoro e dell'Organizzazione) da sempre parte attiva nel proporre modelli per accompagnare gli interventi nell'ambito dei cambiamenti dei processi produttivi e in quello della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro affronta in questo documento il periodo post pandemia che sta richiedendo notevoli sforzi sia economici sia sociali all'intera comunità, determinando modifiche nelle strutture produttive di ogni dimensione Le conoscenze sul comportamento umano possono, oltre alle diffuse iniziative di sostegno psicologico, concorrere al miglioramento della gestione dei possibili cambiamenti 'health-oriented' nel modo di lavorare, nel modo di organizzare tempi e spazi di attività, e rendere così meno onerosi e più efficienti l'adesione e il concreto adattamento delle persone ai nuovi vincoli introdotti nei contesti di lavoro. Non si tratta di un documento finalizzato alla valutazione dello stress lavoro correlato, ma è evidente che numerosi e importanti sono i punti di contatto che ne emergono.
Obblighi di prevenzione per il contagio da Coronavirus nei luoghi di lavoro
Il tema affrontato nell'articolo di Arturo Maresca, pubblicato su DSL n.2 2020, è quello dell'individuazione degli obblighi che gravano sul datore di lavoro per realizzare la dovuta protezione del dipendente dal rischio di contagio da Covid-19 nei luoghi di lavoro.
Dopo avere individuato nei Protocolli nazionali, settoriali, regionali la fonte di tali obblighi si evidenzia che questi Protocolli hanno assunto forza di legge a seguito dell'art. 1, comma 14, del d.l. n. 33/2020. Muovendo da questo presupposto, l'indagine viene incentrata sul rapporto tra l'art. 2087 c.c. e le misure di sicurezza previste dai Protocolli, per concludere che tali misure identificano in via esclusiva gli obblighi del datore di lavoro per la prevenzione del contagio da Covid-19.
Una nuova edizione aggiornata al 9 Luglio delle Linee guida della Conferenza delle Regioni per la riapertura delle Attivita' Economiche e Produttive
La Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome ha aggiornato al 9 luglio la guida che contiene gli indirizzi operativi specifici validi per i singoli settori di attività, finalizzati a fornire uno strumento sintetico e immediato di applicazione delle misure di prevenzione e contenimento di carattere generale, per la ripresa delle attività economiche e produttive compatibile con la tutela della salute di utenti e lavoratori. Le schede approntate sono relative ai settori: ristorazione, attività turistiche (balneazione), strutture ricettive, servizi alla persona (parrucchieri ed estetisti), commercio al dettaglio, commercio al dettaglio su aree pubbliche (mercati, fiere e mercatini degli hobbisti), uffici aperti al pubblico, piscine, palestre, manutenzione del verde, musei, archivi e biblioteche, strutture ricettive all'aperto (campeggi),rifugi alpini , attività fisica all'aperto, noleggio veicoli e altre attrezzature, informatori scientifici del farmaco, aree giochi per bambini, circoli culturali e ricreativi , formazione professionale, cinema e spettacoli, parchi tematici e di divertimento, sagre e fiere, servizi per l'infanzia e l'adolescenza,strutture termali e centri benessere, Professioni della montagna (guide alpine e maestri di sci) e guide turistiche, Congressi e grandi eventi fieristici, sale slot, sale giochi, sale bingo e sale scommesse, discoteche.
Lavoro Agile: tra tutela della salute ed esigenze produttive
È sotto gli occhi di tutti che il lavoro agile, introdotto nel 2017 e finora utilizzato prevalentemente in realtà aziendali di grandi dimensioni, in questi ultimi mesi è letteralmente dilagato, ponendo questioni di non poco conto a livello giuslavoristico e sul piano della gestione delle risorse umane. E, invero, uno dei fili conduttori che lega i provvedimenti emergenziali è costituito dall'averlo elevato a strumento funzionale al contenimento del contagio.
L'articolo pubblicato a maggio 2020 da DSL, tenendo conto delle più recenti novità a livello normativo, tratteggia le peculiarità del lavoro agile 'emergenziale', in primo luogo rilevanti sul piano giuslavoristico, nonché incidenti sulla disciplina della sicurezza sul lavoro e, più in generale, sulla gestione delle risorse umane.
Rls Online - La Rete per il lavoro sicuro una piattaforma sperimentale RLS-online
La presente pubblicazione riassume i risultati e le prospettive del progetto di ricerca 'Sviluppo e sperimentazione di una piattaforma di condivisione di conoscenza e buone prassi in tema di tutela della salute e sicurezza sul lavoro per le figure della prevenzione, finalizzata a supportare le figure di rappresentanza e tutela della SSL, in particolare gli RLS.', realizzato dall'Università degli Studi di Perugia, dall'Università degli Studi di Cagliari, dalla Fondazione Giuseppe Di Vittorio e da Sindnova, con la partecipazione delle organizzazioni sindacali.
Intesa sulle linee di indirizzo in merito alla Formazione obbligatoria salute e sicurezza per i lavoratori
Nell'accordo tra CGIL-CISL-UIL Milano e Assolombarda si delineano le modalita' con cui rendere possibile, anche in tempi di pandemia, la indispensabile formazione dei lavoratori sia a distanza che in presenza.
Lavorare da casa e' smart?
Prima dell'emergenza Covid, in Italia, lavoravano da remoto circa 500mila persone. In queste settimane di lockdown si stimano siano state più di 8 milioni. Lavoro Agile? Sicuro non è il Lavoro Agile/Smart working definito dalla legge n.81/2017.
Una indagine sullo Smart working, promossa dall'area politiche di genere della Cgil nazionale realizzata insieme alla Fondazione Di Vittorio, focalizza le ragioni alla base di percezioni diverse e a volte contrastanti, guardando in prospettiva, per individuare soluzioni e modalità per rendere davvero SMART il lavoro da casa.
Uno stimolo importante che potrà consentire anche agli RLS di approfondire, nella loro situazione specifica, problemi e ricerca di soluzioni sia per una gestione di tipo emergenziale, sia per valutare possibili ampliamenti 'strutturali' del lavoro da casa in forme e con strumenti che tutelino adeguatamente il benessere dei lavoratori.
Smart working in tempi di pandemia
Il lavoro a distanza è stato uno degli strumenti individuati dal governo come ausilio indispensabile nella realizzazione
delle misure di contenimento, nel contesto della pandemia generata dall'emergenza COVID-19. L'esperienza diffusa del lavoro agile, attuata con modalità straordinarie nella 'pratica' emergenziale, ha concorso a una notevole diminuzione del rischio di esposizione al virus per una fascia estesa della popolazione ma ha anche costituito uno scenario nuovo in cui pensare il lavoro, anche in contesti in cui non era ipotizzabile la trasformazione a distanza delle modalità e delle forme dei rapporti di lavoro in relazione a tempo, luogo, strumenti dell'attività lavorativa.
Con questa premessa, in una scheda sintetica, Inail mette in luce come si sia realizzato un modello 'ibrido' di prestazione lavorativa non esente da criticità con inevitabili impatti sulla salute e sicurezza.
L'emergenza ha comportato, nella maggioranza dei casi, una sovrapposizione tra ambiente domestico e ambiente di lavoro, senza un'adeguata preparazione dei lavoratori alla visione organica del rischio in un contesto, di fatto, familiare, in cui la convivenza obbligata dettata dall'emergenza, rende la gestione del lavoro complessa. Può essere però il punto di partenza per una riflessione costruttiva, utile a favorire un cambiamento strutturale ormai in atto.
Sistemi di ventilazione e condizionamento in tempi di Covid 19
Nel documento, curato dall'Istituto Superiore di Sanità, sono descritti i principali componenti dei sistemi di ventilazione e di climatizzazione che possono favorire la movimentazione dell'aria in ambienti indoor all'interno di strutture comunitarie non sanitarie e di ambienti domestici e fornite raccomandazioni operative per la gestione di questi impianti.
Qualità dell'aria indoor e microclima, anche modulati dalle condizioni stagionali esterne, possono rappresentare fattori chiave nella trasmissione di infezioni e nei modelli epidemiologici stagionali negli ambienti indoor. Una ventilazione adeguata e un regolare ricambio d'aria in questo tipo di ambienti, oltre che per mantenere condizioni di comfort, sono necessari per garantirne la salubrità riducendo la concentrazione di particolato e inquinanti di natura biologica. Dove non sia possibile o sufficiente avvalersi della ventilazione naturale, è necessario installare apparecchi di ventilazione forzata che esigono una manutenzione appropriata soprattutto se si trovano in ambienti in cui sussistono condizioni di aumentato pericolo di diffusione di malattie.
L'adeguamento alle condizioni contingenti, durante la cosiddetta fase due dell'emergenza che è stata preceduta da un lungo periodo di lockdown, comporta non si possa prescindere da una 'nuova percezione sociale degli ambienti indoor' che deve trovare una appropriata risposta nelle misure di contenimento del rischio di trasmissione del virus SARS-CoV-2 con idonee procedure di prevenzione e protezione.
Guida alla ripresa del lavoro nelle aziende post emergenza Covid-19
L'ATS Brianza con questo documento di sintesi, aggiornato al 9 Maggio, fornisce un buon quadro della situazione normativa che è in continua evoluzione. Al di là degli aggiornamenti successivi l'impianto del documento aiuta a mettere a fuoco il percorso per riprendere l'attività lavorativa in modo da assicurare tutte le tutele necessarie: le azioni preparatorie, i DPI, la sanificazione degli ambienti, la sorveglianza sanitaria, l'aggiornamento della valutazione dei rischi, le procedure di accesso in azienda, la gestione di casi specifici correlati al virus, ecc. Prende poi in esame i diversi settori e le loro specificità entrando poi nel merito della gestione 'locale'. Un buon esempio di supporto alle imprese e ai lavoratori per affrontare la difficile situazione che si sta attraversando.
Contenimento del Covid-19 nel settore del trasporto e della logistica
Un settore chiave dove la tutela dei lavoratori addetti a questo settore è strettamente connessa con quella di tantissimi lavoratori che sono costretti ad utilizzare il mezzo pubblico per raggiungere il posto di lavoro, che comporta, oltre ai normali rischi di infortunio 'in itinere' anche quello di trovarsi in situazioni di possibile contagio.
Nell'attuale situazione di persistente circolazione di SARS-CoV-2, infatti, l'intero sistema di trasporto pubblico, anche secondo la classificazione Inail 2020, deve essere considerato un contesto a rischio di aggregazione medio-alto, con possibilità di rischio alto nelle ore di punta, soprattutto nelle aree metropolitane ad alta urbanizzazione.
Questo documento curato dall'Inail e dall'ISS prende spunto dal nel 'Protocollo di regolamentazione per il contenimento della diffusione del COVID-19 nel settore del trasporto e della logistica' del 20 marzo 2020 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
LISTA DI CONTROLLO per la prevenzione dal contagio da COVID 19 nei CANTIERI EDILI
Un esempio, in questo caso redatto dalla Regione Emilia Romagna, di Lista di controllo sulla verifica della corretta applicazione del protocollo da applicare nei cantieri edili.
Protocollo condiviso del settore edile per la salute e sicurezza in tempi di Coronavirus
Il settore dei cantieri edili presenta per la sua specificità notevoli problematiche applicative delle misure di tutela necessarie ad evitare i contagi nello svolgimento della attività lavorativa. Il primo elemento di prevenzione è dato da una corretta informazione e formazione su come svolgere il lavoro in modo sicuro e una difficoltà è quella di fornirle in modo adeguato anche ai tanti lavoratori stranieri del settore. Su questo portale abbiamo inserito un certo numero di documenti in alcune lingue straniere che possono essere utili a tale scopo. Un altro aspetto tipico di questo settore è il tema degli appalti e sub-appalti e della molteplicità di fornitori di materiali che comporta una particolare e specifica attenzione.
Questo documento base è stato successivamente declinato nelle diverse specificità organizzative e una sua corretta applicazione che non può che avvenireattraverso un adeguato coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza o aziendali o nel caso territoriali.
Misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione
Inail con questo documento di recentissima pubblicazione, in piena emergenza Covid 19, fornisce un supporto alla applicazione di quanto contenuto nel 'Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro' stipulato tra Governo e Parti sociali.
Il documento è composto da due parti: la prima riguarda la predisposizione di una metodologia innovativa di valutazione integrata del rischio che tiene in considerazione il rischio di venire a contatto con fonti di contagio in occasione di lavoro, di prossimità connessa ai processi lavorativi, nonchè l'impatto connesso al rischio di aggregazione sociale anche verso 'terzi'.
La seconda parte si è focalizzata sull'adozione di misure organizzative, di prevenzione e protezione, nonchè di lotta all'insorgenza di focolai epidemici.
Smart working un lavoro agile e sicuro?
In tempi di coronavirus è stata la soluzione più adottata. E' utilizzata da molti anni, in maniera sia saltuaria, sia più stabile, ma un uso assolutamente non programmato ci porta a pensare che non tutte le persone siano state preparate dalle aziende a gestire questa organizzazione lavorativa senza subire danni per la salute.
La scheda predisposta dall'Agenzia Europea ci fornisce suggerimenti pratici per rendere il telelavoro a domicilio il più sano, sicuro ed efficace possibile.
Aggiornato il Protocollo condiviso contro il virus Covid-19 negli ambienti di lavoro
Aggiornato il 24 Aprile, in vista della fase due, il protocollo emanato dal Governo e condiviso con le Organizzazioni sindacali per la tutela dei lavoratori dai rischi di diffusione del coronavirus negli ambienti lavorativi.
Le imprese devono adottare idonee modalità di: Informazione, accesso in azienda dei lavoratori e degli esterni, Procedure di pulizia e sanificazione, precauzioni igieniche, utilizzo di DPI, gestione degli spazi comuni, modifiche all'organizzazione del lavoro per minimizzare i rischi, gestione di entrata e uscita dei lavoratori,spostamenti interni e riunioni, formazione programmata, casi sintomatici evidenziati in azienda, sorveglianza sanitaria. È costituito in azienda un Comitato per l'applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione con la partecipazione delle rappresentanze sindacali
aziendali e del RLS e ove non sia possibile a livello aziendale si costituisce a livello territoriale con la partecipazione delle parti datoriali e sindacali e degli RLST.
Covid-19 Versione Aggiornata scheda INAIL sulla protezione operatori sanitari
L'INAIL ha pubblicato una versione aggiornata della scheda sulla protezione degli operatori sanitari.
In particolare nella seconda versione, oltre ad avere introdotto il riferimento alla pandemia, dichiarata dall'Organizzazione Mondiale della Sanita' (OMS), sono approfondite le definizioni di caso sospetto di COVID-19, caso probabile, caso confermato e si specifica in dettaglio quella di 'contatto stretto'. Tenendo conto che, comunque, queste definizioni sono fondate sulle conoscenze disponibili al momento e potrebbero essere riviste in futuro a seconda dell'evoluzione del contagio e delle nuove conoscenze scientifiche.
Viene poi ampliata la parte che fa riferimento all'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e alle corrette procedure di vestizione e svestizione.
Covid -19 misure generali di prevenzione Informativa per le imprese
Curato dall'ATS Milano un vademecum informativo rivolto alle imprese gestire ed affrontare l'emergenza "COVID -19''
Prima la Salute Applichiamo il Protocollo Condiviso
Un volantino semplice e chiaro curato da CGIL-CISL-Uil della Regione Lombardia spiega a i lavoratori i contenuti del Potocollo condiviso emanato dalla Presidenza de Consiglio sull'emergenza coronavirus e la sua gestione in sicurezza per i lavoratori (vedi testo integrale alla news precedente).
Coronavirus e protezione degli operatori sanitari
Una scheda per le indicazioni fondamentali per la protezione degli operatori sanitari redatta dall'Inail.Nella situazione di emergenza epidemica in cui i soggetti portatori di coronavirus possono essere scarsamente sintomatici, rappresentando una fonte inconsapevole di trasmissione della malattia, tutte le precauzioni sono indispensabili.
La buona organizzazione del lavoro, la chiarezza dei ruoli, il rispetto di percorsi dedicati e delle procedure, accompagnati da una corretta comunicazione, informazione e formazione, rappresentano misure di prevenzione collettiva di fondamentale
importanza, unitamente all'uso di idonei DPI.
Vademecum per la Gestione del Rischio Coronavirus in ambito lavorativo
Riportiamo dalla Premessa a questo lavoro promosso dall'AIAS e curato da Elena Chiefa, Francesco Santi e Mario Stigliano: "Parola d'ordine: semplicità.
La semplicità è l'elemento chiave per affrontare l'emergenza sanitaria mondiale "Nuovo Coronavirus". Per semplificare ci vuole collaborazione tra tutte le figure aziendali, ma anche la volontà di mettere in discussione il pensiero corrente senza farsi sopraffare dal panico e dalle fake news.
Come specialisti della prevenzione abbiamo deciso di scrivere questo Vademecum perchè il COVID-19 impatta sulla sfera lavorativa e su quella privata. E' una guida snella con gli strumenti necessari al Datore di Lavoro, al RSPP, al RLS e a tutti i lavoratori per gestire ed affrontare l'emergenza "Nuovo Coronavirus", con l'obiettivo di innalzare il livello di attenzione e di prevenzione."
Sentenza sulla valutazione dei rischi
Un autotrasportatore è stato sbranato da alcuni cani nel piazzale di sosta degli autocarri gestito dalla società di trasporti da cui dipendeva. La sentenza affrontando la identificazione delle responsabilità dell'accaduto pone in particolare evidenza come la mancata valutazione del rischio collegato alla presenza "nota" dei cani nel piazzale di sosta sia causa dell'infortunio mortale del lavoratore.
Napo: la sicurezza con un sorriso
Napo, il protagonista di una serie di cartoni animati, introduce in maniera spiritosa e stimolante argomenti relativi alla salute e alla sicurezza sul lavoro (SSL) e alla prevenzione di rischi.
Napo è frutto di un'idea originale elaborata da un gruppo di esperti in comunicazione sulla salute e sicurezza sul lavoro (SSL) che risponde al bisogno di materiale informativo di alta qualità, in grado di superare i confini nazionali e adatto alle diverse culture, lingue e necessità pratiche dei lavoratori.
I film che vedono Napo come protagonista trattano un'ampia gamma di tematiche in materia di sicurezza e salute, per esempio:
- stress lavoro-correlato
- disturbi muscoloscheletrici
- sicurezza nei trasporti
- rischio di cadute in piano
- sostanze pericolose
Il Consorzio Napo comprende attualmente otto soci: AUVA (Austria), CIOP (Polonia), DGUV
(Germania), EU-OSHA (UE), INAIL (Italia), INRS (Francia), SUVA (Svizzera) e TNO (Paesi Bassi).
Primo rapporto CIIP sugli infortuni e le malattie professionali in Italia
Gli OPEN DATA Inail, pubblicati dal 2015, consistono in archivi di dati analitici sugli infortuni e le malattie professionali, pertanto è possibile compiere ricerche di dettaglio in archivi fra i più ricchi a livello europeo. Tuttavia dopo quattro anni gli archivi analitici sono largamente sottoutilizzati. Oggi sono disponibili grandi quantità di dati, ma mancano 'gli utilizzi' diffusi, le discussioni fin dentro gli ambienti di lavoro, in quelli scientifici e di chiunque si occupi di prevenzione. È la discussione, l'utilizzo dei dati e la diversità delle interpretazioni che porta alla consapevolezza dei problemi e dei rischi ed anche alla necessità di reperire dati diversi e di integrare sistemi informativi già esistenti ma non colloquianti.
Con questo studio la CIIP intende sollecitare l'utilizzo dei dati per migliorare gli interventi di prevenzione, accrescere la sicurezza del lavoro e diminuire le diseguaglianze presenti nel nostro paese anche in questo campo.
Aggiornamento a Gennaio 2020 del Dlgs 81/08
Curato dal Ministero del lavoro è stato pubblicata la revisione a GENNAIO 2020 del D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81
Testo coordinato con il D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106
Novità in questa versione:
- Inseriti gli interpelli dal n. 4 al n. 8 del 2019;
- Sostituito il Decreto Direttoriale n. 8 del 25 febbraio 2019 con il Decreto Direttoriale n. 57 del 18 settembre 2019
Ventiduesimo elenco dei soggetti abilitati per l'effettuazione delle verifiche periodiche di cui all'art. 71comma 11;
- Sostituito il Decreto Direttoriale n. 2 del 16 gennaio 2018 con il Decreto Direttoriale n. 58 del 18 settembre 2019
Ottavo elenco dei soggetti abilitati e dei formatori per l'effettuazione dei lavori sotto tensione
- Aggiunta la lettera a-bis all'art. 4, comma 1, del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 22 gennaio 2008, n. 37, inserita dal comma 50 dell'art. 1 della Legge 13 luglio 2015, n. 107;
- Aggiunto l'art. 7-bis al Decreto del Presidente della Repubblica 22 ottobre 2001, n. 462, come previsto dall'art.36 del Decreto-Legge 30 dicembre 2019, n. 162, pubblicato sulla G.U. n. 305 del 31/12/2019.
Infortuni su strada
Ancora oggi gli incidenti stradali risultano essere una delle principali cause di morte tra la popolazione e rappresentano un importante problema di sanità pubblica per gli elevati costi umani, sociali ed economici.
Gli incidenti stradali, secondo dati Inail, sono tra le principali cause di morte anche sul lavoro, dimostrando la particolare pericolosità della strada come luogo di lavoro. Un ruolo rilevante viene attribuito alla comprensione delle dinamiche causali degli infortuni sia sul luogo di lavoro che 'fuori dall'azienda', vale a dire 'in occasione di lavoro' o 'in itinere'.
Nel documento che segnaliamo viene riportato una recente ricerca condotta dall'Inail in collaborazione con ISTAT in relazione
ai dati relativi agli incidenti con mezzo di trasporto, per studiarne le caratteristiche, i determinanti e orientare le politiche di prevenzione.
Fa troppo freddo, fa troppo caldo
Le condizioni microclimatiche di un luogo di lavoro possono creare condizioni non confortevoli che possono ridurre la produttività, ma anche favorire il verificarsi di infortuni e di piccoli malesseri. Negli ambienti di lavoro in cui il ciclo produttivo richiede condizioni ambientali estreme con temperature particolarmente elevate o estremamente basse è necessario
proteggere la salute dei lavoratori modificando, quando è possibile, il ciclo produttivo o realizzando adeguati sistemi di protezione collettiva e individuale. Una particolare attenzione deve essere rivolta ai luoghi di lavoro all'aperto in cui, durante
la stagione estiva o durante l'inverno, i lavoratori possono essere esposti a condizioni climatiche estreme. Nell'opuscolo 'LA VALUTAZIONE DEL MICROCLIMA' , realizzato dall'Inail Campania, viene fornito ai datori di lavoro, ai responsabili dei servizi di prevenzione e protezione e a tutti coloro che si occupano di prevenzione nei luoghi di lavoro, un momento di sintesi sulle attuali conoscenze che consentono di valutare i rischi legati alle condizioni microclimatiche del luogo di lavoro e di realizzare le migliori azioni correttive.
Incidenti mancati e gestione della prevenzione
La scheda che segnaliamo fa parte di un sistema di memorizzazione delle cause di infortunio e di mancato infortunio 'IMPARIAMO DAGLI ERRORI' che è stata realizzata e puntualmente aggiornata dall'ATS Brianza.
In questo caso l'incidente non ha provocato danni alle persone, ma l'analisi di quanto avvenuto ha consentito di prendere adeguate misure per evitare incidenti analoghi, non solamente nell'impresa in cui è avvenuto, ma anche in tutte le situazioni analoghe in tante aziende diverse e suggerendo modifiche anche ai produttori della 'pedana volante' oggetto di questo documento.
Trabattelli Quaderni Tecnici per i cantieri temporanei o mobili
I trabattelli vengono utilizzati in molteplici attività effettuate nei cantieri temporanei o mobili quando ci sia la necessità di spostarsi rapidamente nel luogo di lavoro e si debbano eseguire attività ad altezze non elevate.
L'Inail ha prodotto una guida per il il datore di lavoro che deve scegliere il trabattello più idoneo alla natura dei lavori da eseguire edalle sollecitazioni prevedibili considerando:
- Le dimensioni dell'impalcato,
- L'altezza massima in base alla presenza o all'assenza di vento,
- La classe di carico,
- Il tipo di accesso agli impalcati: scala a rampa, scala a gradini, scala a pioli inclinata,scala a pioli verticale,
- I carichi orizzontali e verticali che possono contribuire a rovesciarlo,
- Le condizioni del terreno,
- L'uso di stabilizzatori, sporgenze esterne e/o zavorre,
- La necessità degli ancoraggi.
Formazione e addestramento per la salute e sicurezza di scaffolder e rigger nel settore degli spettacoli e dell'intrattenimento
Il documento realizzato in attuazione dei Protocolli d'intesa tra Inail e Assomusica , fornisce, in relazione a quanto previsto dal 'decreto palchi e fiere' del 22 luglio 2014 e dalla relativa Circolare ministeriale esplicativa, indicazioni concernenti la formazione e l'addestramento di due particolari figure professionali, i Rigger e gli Scaffolder, spesso operanti nell'ambito del settore degli spettacoli e dell'intrattenimento, svolgendo attività lavorative connotate da una particolare complessità. Proprio in relazione a tale complessità e peculiarità Inail e Assomusica hanno ritenuto di procedere ad una ricognizione delle migliori soluzioni concretamente attuate, al fine di individuare i percorsi che possano costituire utile riferimento operativo per la progettazione e la realizzazione di corsi di formazione e di addestramento non solo rispettosi delle norme vigenti ma anche efficaci in termini prevenzionistici.
Trasporti e Logistica
Il mensile di Luglio 2019 DATI INAIL affronta in particolare la tematica del settore trasporti. L'analisi dell'andamento occupazionale e dell'andamento infortunistico sono accompagnati ad una osservazione su come, fra tradizione e innovazione, si muove la prevenzione nel settore.
Rischi sanitari della saldatura
Oltre ai saldatori, probabilmente moltissimi lavoratori eseguono sporadicamente lavori di saldatura tecnica. Essi sono esposti a diversi rischi sanitari, tra cui fumi, polveri, gas, rumore, irradiazioni, campi elettromagnetici, vibrazioni, alte temperature e posture forzate. SUVA, in questa scheda tematica tratta dei relativi problemi sanitari.
Agenti chimici pericolosi
Il presente opuscolo,realizzato dall'INAIL e di carattere divulgativo e generale, è indirizzato ai lavoratori e ai RLS e si propone di illustrare i rischi derivanti dall'utilizzo di agenti chimici pericolosi, anche alla luce delle recenti emanazioni normative nazionali ed europee. Esso contiene una semplice sintesi dei regolamenti REACH, CLP, UE n. 830/215 e fa riferimento al Titolo IX, Capo I del d.lgs. 81/2008 e s.m.i. Questo lavoro si prefigge di costituire materiale informativo da utilizzare per l'informazione e la formazione dei lavoratori e dei RLS sul tema del rischio chimico, delle schede dati di sicurezza e della classificazione ed etichettatura delle sostanze e delle miscele pericolose in base al regolamento CLP.
Competenze basilari dell'RLS
Segnaliamo gli atti di un seminario del 27 Marzo 2019 'Le competenze non tecniche a supporto del lavoro dell'RLS' organizzato dall'ASL di Milano con la CIIP e altri enti. Nella relazione di Augusto Piazza si evidenziano in particolare le attribuzioni previste dall'art.50 del Dlgs81/08 e successive modifiche. Le modalità di rapporto delll'RLS con gli altri attori quali i lavoratori e lo staff aziendale di prevenzione, il saper individuare le persone e gli eventi chiave, essere propositivi, considerare il fattore umano, ... sono evidenziati come elementi chiave per un sistema di gestione della tutela della salute dei lavoratori efficace.
A chi sta a cuore la salute dei lavoratori?
Un recente documento prodotto dalla SNOP (Società Nazionale Operatori della Prevenzione) mette a fuoco alcune tendenze preoccupanti che emergono dal mondo scientifico riguardo al tema delle malattie da lavoro: un 'movimento di pensiero pianificato che pare avere l'obiettivo di screditare l'esistenza delle malattie professionali in genere (di quelle dell'apparato muscolo scheletrico e dei tumori in particolare), partendo dalla tesi dell'impossibilità di ricostruirne i nessi causali ed ancor più le relazioni dose-effetto e conseguentemente dal ridimensionamento e dalla denigrazione degli strumenti di valutazione e controllo dei rischi...certo occorre un attento ragionamento sull'effettiva correlazione al lavoro di tutte le patologie che sono al momento riconosciute, ma al contempo non aiuta e non può essere approvato un atteggiamento negazionista. La multifattorialità dei determinanti di alcune patologie non esclude di certo il principio della massima precauzione nè tantomeno riduce la necessità di porre la più grande attenzione al riconoscimento e all'abbattimento dei rischi sui luoghi di lavoro. ... sarebbe bene che chi si occupa (o dovrebbe occuparsi) di scienza (e di prevenzione e tutela) si attivasse per ragionare, riflettere, dibattere sui fenomeni e innovare esperienze e ricerca al fine di produrre contributi scientifici utili e interpretazioni adeguate, partendo anche dal delicato tema dei sempre minori confini tra salute, lavoro e ambiente'
Il punto sulla gestione dello stress lavoro correlato
Questo documento è un allegato al decreto 9204 della Regione Lombardia del 25 Giugno 2019 che si propone di offrire un contributo a tutti i soggetti della prevenzione in merito alla gestione dello stress lavoro correlato ed è strutturato in domande e risposte, cosddette FAQ (Frequently Asked Questions) che le persone che si avvicinano a questo tema si pongono con maggior frequenza in relazione alle proprie esperienze lavorative. Nel documento si trovano sia risposte sintetiche e di buon senso, ma anche rimandi alle parti più articolate e specifiche che si trovano nei Link di approfondimento tecnico normativo, individuati come di rilievo. Un documento che si propone di rendere un argomento complesso più accessibile, a gradazione crescente con diversi livelli di approfondimento e specificità sia per i datori di lavoro, sia per i lavoratori e i loro rappresentanti, sia per i professionisti del settore.
Verbale di intesa sui Break Formativi
Attraverso l'intesa tra Federmeccanica-Assistal e FIM-FIOM-UILM sono regolamentati i cosiddetti 'Break Formativi'
Si tratta di una metodologia formativa innovativa svolta non più in aula o mediante e-learning, ma direttamente all'interno dei reparti e presso le postazioni di lavoro, con il docente affiancato dal preposto e dall'RLS, per brevi periodi (15-20 minuti) e per piccoli gruppi di lavoratori e basata su singoli aspetti di sicurezza tipici della specifica attività lavorativa. Non si sostituisce all'addestramento Può essere valida solo per l'aggiornamento (6 ore in 5 anni), non per la formazione di base (generale e specifica), dei lavoratori se vengono rispettati i requisiti di legge per i soggetti che erogano la formazione (D.M. 6/3/2013).
Efficacia del giudizio di idoneita'
L'attività del Medico Competente ha come fine la tutela dei lavoratori sul luogo di lavoro dai rischi per la salute, il che comporta particolare attenzione a verificare l'efficacia delle azioni di promozione e di mantenimento del più elevato grado di benessere fisico, mentale e sociale dei lavoratori in tutte le attività, la prevenzione delle alterazioni della salute provocate dalle condizioni di lavoro, la necessità di collocare e mantenere i lavoratori in un ambiente di lavoro idoneo alle loro capacità fisiologiche e psicologiche ed in definitiva l'adattamento del lavoro all'uomo e dell'uomo alla sua mansione.
Le slide presentate dalla dott.sa Francesca Zanardi nel seminario SIRS : 'Dal giudizio di inidoneità al reinserimento per la conservazione della capacità lavorativa. Quali collaborazioni per i RLS nei luoghi di lavoro' affrontano in dettaglio le azioni che il Medico Competente deve attuare per il raggiungimento degli obiettivi sopra elencati nell'ambito del sistema di prevenzione in azienda.
Liste di controllo per una omogeneita' della Vigilanza in Emilia Romagna
Con la pubblicazione di liste di controllo la Regione Emilia Romagna si è dotata di uno strumento utile a comportamenti omogenei ed efficaci da parte degli organi di vigilanza delle ASL.
Le liste di controllo previste sono: cantieri edili , agricoltura ,emersione e prevenzione malattie muscolo scheletriche, esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni, verifica della metodologia di valutazione del rischio stress lavoro correlato, valutazione specifica del rischio infortunio stradale in orario di lavoro, verifica degli adempimenti richiesti dal titolo I D.Lgs 81/08 e Accordi Stato Regioni , verbale di sopralluogo vigilanza tecnico specialistica impianti elettrici di cantiere (U.O.I.A)
La conoscenza di queste liste di controllo possono essere strumento utile anche per RSPP e RLS per verificare lo stato di attuazione delle norme di tutela della salute lavorativa nelle aziende.
Rischio chimico, cancerogeno e per la salute riproduttiva Il punto delle azioni di prevenzione
La CIIP (Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione), in occasione della Campagna Europea sul rischio chimico e cancerogeno negli ambienti di lavoro oggi, ha curato un corposo documento che ci aggiorna su un tema in continua evoluzione. I diversi autori, che rappresentano le competenze in campo più elevate del mondo della prevenzione, fanno il punto a partire da una prima ricostruzione storica dell'attenzione al rischio chimico nei luoghi del lavoro , da un ragionamento sui dati sugli infortuni e incidenti nel comparto chimico e nei tanti luoghi di lavoro (praticamente tutti) dove si fa uso di sostanze e prodotti chimici, alla la centralità di una corretta valutazione del rischio chimico e di una formazione conseguente e considerando le auspicabili tendenze della evoluzione normativa europea. Sono poi affrontati temi specifici quali : aflatossine nella filiera agroalimentare, antiblastici e chemioterapici, asfaltatura, prodotti fitosanitari, metalli duri, nanomateriali, sostanze perfluoroalchiliche (pfas), silice libera cristallina.
Guida alla verifica di macchine e impianti
Le attività di verifica su attrezzature, macchine e impianti che il legislatore ha attribuito all'Inail, sono molteplici e hanno primariamente come finalità l'accertamento del loro esercizio in sicurezza sia nei luoghi di vita che di lavoro.
La presente Guida è stata realizzata allo scopo di orientare l'utenza (datori di lavoro, installatori, noleggiatori, proprietari, utilizzatori, amministratori di condominio,ecc.) all'accesso rapido alle informazioni più richieste nel tempo dagli stessi utenti.
A 10 anni dall'emanazione del Dlgs.81 Le proposte della CIIP
La Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione fa un bilancio della gestione del Testo Unico in vigore da oltre 10 anni e che ha subito numerosi aggiornamenti (l'ultimo risale ad aprile).
Nonostante un bilancio ampiamente positivo, emerge come i dieci anni di applicazione del D.Lgs 81/2008 abbiano evidenziato anche alcuni profili di criticità e la mancanza di attuazione di alcuni dei suoi precetti. Il gruppo di lavoro CIIP si è soffermato su numerosi punti tra i quali a titolo di esempio segnaliamo: il mancato raccordo con altre discipline speciali (es. radioprotezione), la necessità di adeguare la normativa di tutela rispetto alle innovazioni che nel frattempo sono intervenute nel mercato del lavoro,l'esigenza di valorizzare il ruolo dei Servizi pubblici di prevenzione anche per quanto concerne la funzione di assistenza alle imprese (specialmente di minori dimensioni), la necessità di promuovere un maggior coordinamento tra i vari organismi preposti alla vigilanza, l'esigenza di tenere conto, fra i requisiti minimi di qualificazione delle imprese, della formazione del datore di lavoro in materia di salute e sicurezza, l'introduzione dell'obbligo di sorveglianza sanitaria nell'ipotesi in cui essa emerga dalla valutazione dei rischi e l'esigenza di un completo riordino della disciplina per l'assunzione di alcol e droghe (art. 41, comma 4-bis).
Stop alle aggressione del personale sanitario
Nell'opuscolo redatto dalla FP CGIL si cerca di definire cosa deve fare il lavoratore in caso di probabile aggressione.
La formazione e l'analisi dei rischi che ciò possa avvenire è fondamentale: qualunque operatore sanitario può essere vittima di atti di violenza, i medici gli Infermieri e gli OSS sono quelli a più alto rischio perche' sono a contatto diretto con il paziente e devono gestire una condizione in cui la componente emotiva è molto vulnerabile sia per il paziente che per i parenti.
Tra le cause :
- lunghe attese nelle zone di emergenza o nelle aree cliniche, con possibilità di favorire nei pazienti o accompagnatori uno stato di frustrazione per l'impossibilità di ottenere subito le prestazioni richieste;
- ridotto numero di personale durante alcuni momenti di maggiore attività (trasporto pazienti, visite, esami diagnostici)
- presenza di un solo operatore a contatto con il paziente durante visite, esami, trattamenti o gestione dell'assistenza in luoghi dislocati sul territorio ed isolati, quali i presidi territoriali di emergenza o continuità assistenziale
- mancanza di formazione del personale nel riconoscimento e controllo dei comportamenti ostili e aggressivi
- scarsa illuminazione delle aree di parcheggio e delle strutture
....
MATline La banca dati sul rischio cancerogeno nell'ambiente di lavoro
È una banca dati che comprende tutte le sostanze chimiche semplici, le miscele complesse, gli agenti fisici con un potenziale uso industriale compresi nella normativa CE e comprese nelle Monografie dell'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC). Nello specifico, MATline consente l'accesso a 724 schede di sostanze cancerogene. Ad ogni sostanza sono associati gli organi bersaglio per i quali l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) stabilisce una correlazione causale con evidenza sufficiente e limitata.
MATline ( www.dors.it/matline ) è implementata dal Centro di Documentazione per la Promozione della Salute della Regione Piemonte.
Per ogni sostanza è possibile ottenere l'elenco delle attività lavorative, codificate con le voci di tariffa dell'Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) dove può essere presente come materia prima, prodotto finito, ausiliario o contaminante
Intesa sindacati confindustria : Un patto per la fabbrica su salute e sicurezza
Nell'intesa tra CGIL-CISL-UIL e Confindustria vengono trattati alcuni temi che saranno oggetto di azioni congiunte intese a modificare gli assetti
normativi e di gestione pubblica sul tema salute e sicurezza sul lavoro: un nuovo modello di Assicurazione contro gli infortuni e malattie professionali, il miglioramento del sistema normativo e legislativo come ad esempio ilDlgs.81/08 e successive modifiche, il sistema di vigilanza, la gestione dell'Inail,il ruolo delle parti sociali nel Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione.
Sono poi poste le basi per trattare tematiche ancora non risolte come per esempio i nuovi lavori e il reinserimento lavorativo post traumi o malattie importanti.
Nell'intesa trova posto l'accordo interconfedederale sulla rappresentanza e pariteticita' in materia di salute e sicurezza.
Malattie Professionali atti di un convegno dei medici legali
Nel notiziario Inca online numero 1 del 2018 si riportano gli atti di un importante convegno dei medici legali che affronta in specifico il tema delle
malattie professionali.
I temi trattati dalle diverse relazioni riguardano :
L'emersione delle malattie professionali
Le malattie professionali nel sistema Malprof
Il valore del Dvr e le criticità nella sua applicazione
Appropriatezza e qualità della sorveglianza sanitaria
Le malattie professionali in base ai settori produttivi : i casi di Agricoltura e Trasporti
I lavori e i rischi: funzioni, enti, istituzioni e ricerca al servizio di un'adeguata tutela dei lavoratori
Uso in sicurezza dei prodotti fitosanitari
Usatissimi in ambito agricolo e florovivaistico, comportano un fattore di rischio chimico significativo, anche se la normativa esclude l'uso di sostanze particolarmente preoccupanti come quelle classificate come cancerogene, mutagene o tossiche per la salute riproduttiva.
Il manuale realizzato dall'Inail esamina le modalità di valutazione e gestione del rischio che devono essere messe in atto per tutelare la salute dei lavoratori.
Faccende pericolose
Un opuscolo informavo dell'Anmil illustra la problematica dei rischi connessi con le diverse attività
che vengono svolte in ambito domestico.
Infortuni e malattie professionali al femminile
Un recente dossier dell'Inail fa il punto sui dati relativi ad infortuni e malattie professionali delle
lavoratrici. Uncapitolo specifico è dedicato agli infortuni su 'strada'.
Aggiornato a gennaio 2019 il Decreto 81/08
Novità in questa versione:
- Modifica introdotta all'art. 99 (notifica preliminare) dalla Legge 1 dicembre 2018 di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113, recante disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica, nonchè misure per la funzionalità del Ministero dell'interno e l'organizzazione e il funzionamento dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. (GU n.281 del 3/12/2018 in vigore dal 04/12/2018)
- Inseriti gli interpelli n. 6 del 18/07/2018 e n. 7 del 21/09/2018;
- Sostituito il Decreto Direttoriale n. 51 del 22 maggio 2018 con il Decreto Direttoriale n. 89 del 23 novembre 2018 - Ventesimo elenco dei soggetti abilitati per l'effettuazione delle verifiche periodiche di cui all'art. 71 comma 11 (LINK ESTERNO all'Allegato).
- Rivalutati, a decorrere dal 1 gennaio 2019, nella misura del 10%, gli importi dovuti per la violazione delle disposizioni di cui al D.Lgs. n. 81/2008, ai sensi dell'art. 1, comma 445, lettera d), della Legge n. 145/2018 (legge di bilancio), che ha previsto la maggiorazione degli importi sanzionatori delle violazioni che, più di altre, incidono sulla tutela degli interessi e della dignità dei lavoratori. Le anzidette maggiorazioni sono raddoppiate laddove, nei tre anni precedenti, il datore di lavoro sia stato destinatario di sanzioni amministrative o penali per i medesimi illeciti.
- È stata inserita l'Appendice C con le tabelle degli importi sanzionatori con la maggiorazione raddoppiata in caso di recidiva, ai sensi dell'art. 1, comma 445, lettera e), della Legge n. 145/2018 (legge di bilancio);
- Corretto il refuso relativo all'Interpello n. 26/2014 del 31/12/2014 - Applicazione del decreto interministeriale 18 aprile 2014 cosiddetto'decreto capannoni'.
Gli infortuni nei lavoratori stranieri
Nella presente monografia che costituisce il primo numero della nuova collana editoriale dell'INMP 'Quaderni di Epidemiologia' sono descritti i risultati del monitoraggio della salute dei lavoratori immigrati, analizzando gli elementi che emergono dal database longitudinale WHIP-Salute.
Si evidenza che fanno più spesso lavori precari, in settori poco qualificati, con mansioni più rischiose e gravose, ne consegue purtroppo che hanno tassi di infortuni totali e mortali più alti dei nativi.
Analizzare gli incidenti e le anomalie per prevenire infortuni ed esposizioni a rischi
Nell'ambito del convegno, organizzato dal Centro per la Cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro e di vita, "La Cassetta degli attrezzi del RLS" la dott.sa Tiziana Vai illustra il tema "analizzare un evento indesiderato". L'RLS deve considerare la necessità di analizzare a ritroso ogni evento indesiderato, un infortunio, un infortunio mancato, un incidente tecnico, individuando tutte le possibili relazioni di causa-effetto tra l'evento ed i fattori che lo hanno determinato e che potrebbero essere causa di effetti nocivi per la salute. Conoscere quindi la tecnica dell'albero degli eventi è un attrezzo fondamentale che l'RLS deve possedere e maneggiare, sia autonomamente raccogliendo tutti gli elementi necessari attraverso la relazione con i lavoratori, sia nella relazione con l'RSPP per poter giungere ad individuare l'eliminazione delle cause che hanno creato l'evento indesiderato.
Contro il maldischiena sul lavoro
Un manualetto dell'Inail, che è sicuramente utile anche in percorsi formativi per tutte le attività che comportano il cosiddetto mal di schiena.
Lavori su impianti elettrici in bassa tensione
Gli addetti alla manutenzione o o alle verifiche dei sistemi elettrici hanno particolarmente a che fare con il rischio elettrico durante l'attività lavorativa.
Il Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro (d.lgs. 81/2008 e s.m.i.) dedica un intero Capo (il III del Titolo III) all'attenzione che il datore di lavoro deve dedicare alla riduzione del possibile rischio elettrico.
L'Inail, che ha preso parte all'evoluzione della normativa sia legislativa che prettamente tecnica, ha predisposto questo manuale, aggiornato alle più recenti disposizioni legislative e normative, con esempi e procedure per la sicurezza dei lavoratori.
Sorveglianza sanitaria Responsabilita' del Medico Competente
In questa sentenza della Cassazione Penale viene sancito come la responsabilità del Medico Competente in merito ai suoi compiti, come ad esempio quello della sorveglianza sanitaria, debba considerarsi integrato nel contesto aziendale e non può essere limitato ad un ruolo meramente passivo in assenza di opportuna sollecitazione da parte del datore di lavoro. Anche se il contributo propulsivo richiesto resta limitato alla specifica qualificazione professionale, e' fondamentale una partecipazione attiva alla valutazione dei rischi utilizzando ad esempio l'interazione con i singoli lavoratori durante le visite mediche periodiche e le visite ai luoghi di lavoro previste dall'art. 25 lettera i) del Dlgs 81
Condotta vessatoria Accolto il ricorso dell'erede
La Cassazione Civile con questa sentenza ribadisce come l'assicurazione contro le malattie professionali sia obbligatoria per tutte le malattie anche diverse da quelle tabellate, purché si tratti di malattie delle quali sia comunque provata la causa di lavoro. Si riafferma che sono indennizzabili tutte le malattie di natura fisica o psichica la cui origine sia riconducibile al rischio del lavoro. Rimane aperto il problema che il lavoratore, nel caso di malattie non tabellate, debba provare il nesso lavorativo della malattia stessa.
Salute e sicurezza dei lavoratori agricoli nelle serre
Nella pubblicazione curata dall'INAIL si riportano gli atti di un convegno che affronta le tematiche della valutazione dei rischi per i lavoratori che operano nelle serre: luoghi confinati nei quali alcuni rischi, come l'esposizione a pesticidi e agenti chimici o biologici possono essere particolarmente significativi.
Negli ambienti chiusi o semichiusi gli scenari di esposizione che si configurano sono peculiari e integrano diverse criticità
legate anche alla presenza di altri agenti di rischio, come il microclima. I valori di temperatura, umidità e velocità dell'aria presenti in serra possono, infatti, indurre condizioni di stress termico, oltre che alterare lo strato lipidico dell'epidermide con possibile influenza sul rateo di assorbimento cutaneo dei lavoratori esposti.
La formazione esperienziale come strumento per la sicurezza sul lavoro
In questa tesi di laurea della dott.sa Giulia Marcandelli dell'Università di Brescia si mette in luce come la formazione in materia di salute e sicurezza del luogo di lavoro stia cambiando e debba necessariamente subire un processo di innovazione verso forme alternative di apprendimento, che consentano l'acquisizione di competenze trasversali che mirano ad un maggior coinvolgimento del soggetto, al quale è richiesto di sviluppare capacità decisionali e di problem solving, fondamentali per l'identificazione dei rischi e la gestione delle situazioni di emergenza.
Il lavoro Agile ' Smart Working'
Il lavoro agile non è una nuova tipologia contrattuale ma una modalità di lavoro subordinato e, come tale, può essere svolta all'esterno dei locali aziendali, senza una postazione fissa e per un numero non definito di ore rispetto al totale delle ore stabilite da contratto.
In questo documento prodotto dalla Cisl Milano (Quaderni di Job) si fornisce un quadro delle possibilità di tutela dei lavoratori da parte dei Delegati aziendali sia in termini generali sia per l'attività di tutela della salute che gli RLS devono e possono svolgere anche per questa nuova tipologia lavorativa che presumibilmente avrà forti sviluppi in alcuni settori.
Ruolo Dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Compiti, funzioni e responsabilità. Tre indagini empiriche
Tre indagini sulle problematiche che incontrano gli RLS nello svolgimento delle proprie funzioni svolta dal Dipartimento Prevenzione dell'ASL 6 (provincia di Padova) che ha riguardato sia un campione nell'area industria e commercio, sia su due settori specifici come la Scuola e la Sanità.
Dai risultati delle indagini empiriche condotte viene evidenziato che, a partire dalla consapevolezza che il tema della Prevenzione non si riferisce semplicemente all'assenza di malattie, ma riguarda una condizione generale di piena e completa
espressione delle potenzialità fisiche e psichiche della persona, gli RLS evidenziano la necessità di un maggior sostegno nel loro ruolo e di una formazione più mirata sia sul piano tecnico-professionale che su quello delle competenze relazionali.
Strumenti metodologici per l'emersione dei tumori di possibile origine professionale
Una presentazione aggiornata ed esaustiva sullo stato dell'arte nell'ambito della emersione delle cause che provocano tumori di origine professionale, curata dalla dott.ssa Stefania Massari nell'ambito di un recente convegno a Civitanova Marche.
Scheda sugli infortuni e malattie professionali 2017
In allegato alla relazione annuale del presidente dell'Inail questa scheda riporta in forma sintetica i dati emersi del 2017 sugli infortuni e le malattie professionali.
Aggiornamento luglio 2018 Dlgs.81/08
E' stata pubblicata sul sito dell'Ispettorato del Lavoro la nuova versione del Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro D.lgs. 9 aprile 2008, n.81
In sintesi le modifiche riguardano:
- Recepita e inserita nel testo la rivalutazione, a decorrere dal 1' luglio 2018 e nella misura dell'1,9%, delle ammende previste con riferimento alle contravvenzioni in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro
- Inserito il Decreto Direttoriale INL n. 12 del 6 giugno 2018 - Rivalutazione sanzioni concernenti violazioni in materia di salute e sicurezza;
- Inserita la Legge 26 aprile 1974, n. 191, in materia di "Prevenzione degli infortuni sul lavoro nei servizi e negli impianti gestiti dall'Azienda autonoma delle ferrovie dello Stato";
- Inserita la circolare n. 10 del 28/05/2018 - Rinnovo delle autorizzazioni alla costruzione e all'impiego di ponteggi, ai sensi dell'art. 131, comma 5, del D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni;
- Inseriti gli interpelli n. 3 del 16/05/2018, n. 4 e n. 5 del 25/06/2018;
- Sostituito il Decreto Direttoriale n. 12 del 14 febbraio 2018 con il Decreto Direttoriale n. 51 del 22 maggio 2018 - Diciottesimo elenco dei soggetti abilitati per l'effettuazione delle verifiche periodiche di cui all'art. 71 comma 11.
Risposta all'interpello sui roghi nei campi nomadi
Risposta del Ministero del Lavoro ad un interpello presentato dal Dipartimento delle Polizie Locali in relazione ad un particolare rischio che si presenta nella specifica attività.
La riduzione del rischio nelle attività di scavo
Guida estremamente approfondita ed aggiornata su una attività che presenta rischi molto particolari e significativi.
Curata da INAIL attraverso il proprio Servizio Tecnico CONTARP.
RLS e Amianto: ruolo e competenze
Presentazione ben illustrata e corredata di molte foto su un rischio ancora molto presente nei luoghi di lavoro e di vita.
E' stato proposto in un'interessante seminario svoltosi a Maggio 2018 a Milano, realizzato da CGIL-CISL-UIL di Milano con focus sul ruolo dell'RLS sullo specifico rischio.
Storie di infortuni: fuori dal tunnel
Dinamica di un infortunio in attività di manutenzione.
Presentato da DORS (Centro Regionale di Documentazione per la promozione della Salute - Piemonte) può risultare utile sia sul fronte tecnico che didattico.
Lavoro Agile
Il lavoro agile/smart working sta diffondendosi con sempre maggiore velocità nel mondo del lavoro: questa circolare dell'Inail fa il punto sull'inquadramento assicurativo dei soggetti che si collocano in questà modalità contrattuale.
Accomodamenti Ragionevoli
Il documento presentato in un interessante seminario promosso dalla Cisl di Milano, focalizza e fa il punto della normativa in materia di inserimenti di disabili sul lavoro.Tale argomento ha avuto un recente impulso dall'applicazione di normative sia di carattere internazionale che nazionale.
Scuola Anti Mal di Schiena sul Lavoro
Interessante documento prodotto da un team di fisioterapisti specializzati dell'Inail: comprende una serie di esercizi mirati al tipo di lavoro svolto.
E' un documento utile anche per la formazione dei lavoratori soggetti a questo tipo di rischio, che rientra tra le malattie professionali più diffuse in Italia e nel mondo.
La gestione del lavoro a turni in un mondo che invecchia
Nell'ambito del convegno organizzato dalla CIIP e dalla Clinica del lavoro di Milano sul tema INVECCHIARE AL LAVORO: PROPOSTE DI GESTIONE IN SANITA', il prof. Costa propone un quadro generale di analisi del problema che a partire dai dati degli studi esistenti sul tema del lavoro a turni e dell'invecchiamento della popolazione lavorativa ed evidenziando vantaggi e svantaggi delle problematiche poste dai lavoratori 'anziani' propone flessibili soluzioni di tipo organizzativo, gestionale e di controllo dell'idoneità lavorativa che consentirebbero di meglio tutelare la salute psicofisica dei lavoratori anziani.
Lavori elettrici in alta tensione
Il Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro (d.lgs. 81/2008 e s.m.i.) dedica un intero 'Capo' (il III del Titolo III) all'attenzione che il datore di lavoro deve dedicare alla riduzione del possibile rischio elettrico.
Per la maggior parte dei lavoratori il rischio elettrico è qualcosa a cui sono esposti solo a seguito del venir meno delle barriere di sicurezza per un'errata realizzazione o incuria nell'uso.
Vi sono invece lavoratori, come quelli che si occupano dell'esercizio, della manutenzione o delle verifiche dei sistemi elettrici, che hanno particolarmente a che fare con il rischio elettrico durante l'attività lavorativa.
Alcuni lavoratori, infine, svolgono la propria attività lavorativa nei pressi di impianti elettrici, ad esempio per la potatura di piante o per attività in cantieri che si sviluppano nei pressi di elettrodotti.
L'Inail con questo manuale presenta le disposizioni legislative e normative per i lavori in alta tensione o in prossimità di parti attive in alta tensione
Buone Pratiche - sostenibilita' del lavoro per le educatrici di nido over 50
La 'buona pratica' ,realizzata dal Comune di Torino ha coinvolto la realtà degli asili nido, dove le educatrici svolgono mansioni molto richiedenti da un punto di vista fisico e psicologico.
Alcune attività svolte dalle lavoratrici espongono a un elevato e non riducibile rischio biomeccanico: posizionare i bambini nel seggiolino o nella culla, accompagnare al sonno i bambini, tenere in braccio i bambini a lungo;in questi contesti l'intervento sugli ambienti, costruiti a misura di bambino piccolissimo, e sull'organizzazione del lavoro, risultano molto complessi se non impossibili.
L'intervento di supporto psicosociale individuale e di gruppo, di revisione partecipata degli spazi, di ginnastica posturale e igiene vocale pur non impattando direttamente sulla work ability sembra aver contenuto l'effetto avverso del declino della WA sull'esaurimento psicologico.
La prevenzione dei disturbi della voce negli insegnanti
La tesi di laurea della dott.sa Alessandra Migliozzi affronta una delle patologie che evidenziano un rischio emergente, intendendo con questo termine 'qualsiasi rischio professionale che sia nuovo e in aumento'. Dai dati Inail si desume un aumento significativo di denunce di malattie professionali determinate da patologie a carico delle corde vocali e gli insegnanti rappresentano una delle categorie a rischio più significative.
La prima parte affronta gli aspetti legati alle patologie nell'uso della voce, mentre la seconda parte è dedicata alla rilevazione dei disturbi della voce tra il personale docente che svolge la propria attività presso le scuole secondarie di I e II grado della regione Marche. E' stato quindi dato rilievo alle possibili soluzioni o attivita' di prevenzione applicabili.
Caso Lamina
Sul caso Lamina le considerazioni del Dipartimento di Ingegneria Industriale che collabora con l'AUSL di Bologna, le AUSL della Regione Emilia Romagna, INAIL, l'Ispettorato del lavoro, il Corpo dei Vigili del Fuoco e l'Ordine degli Ingegneri di Bologna nell'ambito del progetto Banca delle Soluzioni (http://safetyengineering.din.unibo.it/banca-delle-soluzioni/ambienti-confinati), finalizzato a diffondere la conoscenza di soluzioni tecniche e tecnologiche che permettono di evitare l'ingresso dell'operatore umano nei luoghi confinati o sospetti di inquinamento.
Manuale INAIL 2017 per la valutazione e gestione del rischio Stress lavoro correlato
Il manuale descrive la metodologia offerta dall'Inail per la valutazione e gestione del rischio SLC, risalente nella prima stesura al 2011, integrando le novità e gli sviluppi di ricerca emersi dalla sua diffusione alle aziende italiane.
Pertanto, la presente monografia fornisce ai DL, dirigenti, preposti, medici competenti(MC), responsabili del servizio di prevenzione e protezione (RSPP), addetti al servizio di prevenzione e protezione (ASPP), rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS),rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale (RLST) e lavoratori, ciascuno per le proprie competenze, una metodologia sostenibile, aggiornata e scientificamente solida per l'attuazione di un percorso collaborativo finalizzato alla gestione del rischio SLC.
Invecchiamento e lavoro
La Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione (CIIP) ha costituito un Gruppo di Lavoro che ha organizzato dal 2014 ad oggi convegni, seminari, corsi sulle problematiche dell'invecchiamento al lavoro. Le riflessioni e le discussioni emerse da queste iniziative hanno permesso e favorito la realizzazione di questa prima edizione dell'Aging Ebook comprendente una parte generale ed una dedicata al settore sanitario ospedaliero.
I Nanomateriali
Il bollettino di informazione n.3/2017 del Ministero dell'Ambiente segnala come la diffusione sempre più vasta dell'utilizzo di nanomateriali deve richiamare tutti gli addetti ai lavori a tenere sotto controllo il rischio di esposizione connesso, in particolare per la carenza di conoscenze sull'entità e sul tipo di danni che ne potrebbero derivare.
I determinanti socio-economici di salute e il ruolo delle condizioni di lavoro
Lo studio condotto da ricercatori dell'ASL e dell'Università di Torino in merito al ruolo dello stato socio economico sulla salute delle persone evidenzia come sia i fattori fisici che quelli psicosociali svolgono un ruolo importante nel determinare disuguaglianze sociali nella mortalità e nell'occorrenza di patologie, soprattutto disturbi mentali, malattie cardiovascolari e muscoloscheletriche, che sono tra le patologie maggiormente responsabili di disabilità.
Manuale per la valutazione del rischio da esposizione ad agenti chimici pericolosi e ad agenti cancerogeni e mutageni -Terza revisione
Curata da ISPRA, l'Agenzia Nazionale per la tutela dell'ambiente, è uscita la terza revisione del manuale per la valutazione del rischio chimico. Dalla valutazione del rischio, alla individuazione delle misure di tutela necessarie.
Questa nuova revisione si è resa necessaria in primo luogo a causa della radicale modifica della normativa comunitaria in tema di protezione della salute umana e dell'ambiente dai possibili rischi derivanti da agenti chimici concretizzatasi attraverso il Regolamento 1907/2006 REACH nonche' di classificazione, etichettatura e imballaggio di sostanze e miscele pericolose mediante l'emanazione del Regolamento 1972/2008 CLP.
Tra le novità segnaliamo l'aggiornamento del percorso di valutazione del rischio per gli agenti chimici pericolosi, in particolare per quanto attiene gli agenti privi di un Valore Limite di Esposizione ed è stato rivisto e integrato il percorso di valutazione del rischio da agenti cancerogeni e mutageni con l'intento di circostanziare in modo dettagliato le condizioni di esposizione dei lavoratori.
Comunicazione del Medico Competente
Comunicazione Medico Competente è l'applicazione online dedicata ai medici competenti per la gestione della comunicazione dei dati di sorveglianza sanitaria in un'ottica di standardizzazione metodologica e procedurale per la trasmissione delle informazioni alla ASL di riferimento.
Attraverso l'uso nazionale dell'applicativo si mira a perseguire i seguenti obiettivi: Adempimento all'obbligo dell'articolo 40 del Testo Unico sicurezza relativo alla comunicazione dei dati di sorveglianza sanitaria; Dotazione di un unico strumento di lavoro su tutto il territorio per la raccolta e la trasmissione dei dati; Standardizzazione delle modalità di compilazione dell'allegato 3B; Gestione del flusso comunicativo tra i soggetti coinvolti: Medico Competente, ASL, Regione, INAIL.
Dati che devono essere oggetto di analisi congiunta nella riunione periodica annuale tra Datore di Lavoro, RSPP; Medico competente ed RLS per eventuali approfondimenti finalizzati a migliorare le misure di prevenzione.
Norme per la tutela della salute psicologica nei luoghi di lavoro e per la prevenzione dei fenomeni del mobbing e del disagio lavorativo
La regione Campania ha recentemente approvato una norma legislativa regionale su questo tema che prevede tra l'altro l'individuazione presso i Comuni, nell'ambito dell'organizzazione amministrativa degli stessi, di appositi sportelli territoriali di ascolto per il disagio lavorativo, di seguito denominati STAD, con i seguenti compiti:
a) accogliere la lavoratrice o il lavoratore ed effettuare la prima decodifica della condizione di disagio lavorativo;
b) fornire informazioni ed indicazioni sui possibili percorsi da seguire per prevenire o trattare i disturbi e le condizioni disadattive lavoro-correlati;
c) segnalare il caso, con il consenso della persona interessata, al Centro di riferimento regionale o ai Centri Clinici per la presa in carico.
Alternanza scuola lavoro
Gli studenti che realizzano il percorso di alternanza a scuola lavoro in contesti esterni all'istituzione scolastica, sono equiparati allo status di lavoratori , quindi soggetti agli adempimenti previsti .
Un documento dell'Ufficio scolastico regionale per la Toscana traccia un quadro di questi adempimenti evidenziandone l'attribuzione ai diversi soggetti coinvolti.
Informativa su salute e sicurezza nel lavoro agile
A seguito dell'entrata in vigore della Legge n. 81/2017 sul "lavoro agile" e con particolare riferimento alle misure volte a garantire la tutela della salute e sicurezza in questa particolare modalità di svolgimento del lavoro subordinato, CGIL CISL UIL Milano nell'ambito dell'Organismo Paritetico di Milano costituito insieme ad Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza, ha elaborato una traccia non vincolante per la redazione annuale dell'informativa prevista dall'art. 22 della Legge stessa che prevede una ricognizione sui rischi generali e sui rischi specifici correlati.
Lo scopo è quello di fornire alle imprese (e in particolare a RSPP e RLS) indicazioni uniformi, semplici ed efficaci per adempiere all'obbligo di legge che ne prevede la consegna al singolo lavoratore interessato.
GUIDA per la valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori
Le patologie muscolo-scheletriche lavoro-correlate degli arti superiori includono principalmente patologie tendinee e da intrappolamento nervoso e sono in forte aumento in tutto il mondo industrializzato. Per tale motivo i Comitati di Coordinamento Provinciali di Monza Brianza e Lecco hanno deciso di dedicarvi un piano mirato di prevenzione, al fine di sensibilizzare tutte le figure della prevenzione e permettere di gestire al meglio questo rischio, che spesso risulta sottovalutato dalle aziende.
Menopausa: lavoro e corrette abitudini di vita
Diversi studi sulle lavoratrici in menopausa hanno mostrato che la sintomatologia associata a questo "delicato" periodo si ripercuote negativamente sul lavoro e una buona strategia di prevenzione e rassicurazione che può essere svolta in qualsiasi luogo previo coordinamento tra le figure della sicurezza e salute in azienda. L'informazione e la formazione vanno rivolte anche al personale dirigenziale che può rendere l'ambiente di lavoro consono alle esigenze delle lavoratrici in questo particolare periodo della vita, anche in ottemperanza alla normativa vigente che prevede la valutazione del rischio tenendo conto dell'età e della differenza di genere.
Infortuni e malattie professionali comportanti alterazioni cutanee
In questo documento dell'Inail vengono esaminate le casistiche che determinano il riconoscimento o del'infortunio o della malattia professionale correlate all'utilizzo di agenti che provovano lesioni cutanee.
Uno "strumento" utile, oltre che per chi opera nel campo della prevenzione, anche per informare e sensibilizzare i medici di base e i dermatologi nel far emergere le patologie ricollegabili al lavoro attraverso specifici adempimenti certificativi.
Dinamiche dei fattori di rischio e delle cause di infortuni mortali
Il Sistema di sorveglianza nazionale degli infortuni mortali, denominato Infor.MO, è stato avviato nel 2002 con un progetto di ricerca in collaborazione tra le Regioni e le Province autonome, l'Inail e l'Ispesl (ora Inail Ricerca).
Dopo una prima fase sperimentale di raccolta dati, relativa al triennio 2002 - 2004, il Sistema ha proseguito nell'attività di monitoraggio degli eventi infortunistici.
L'elaborazione di dati raccolti con il Sistema Infor.Mo. ha consentito all'INAIL di realizzare una serie di schede, a partire da questa che offre una visione generale, con l'obiettivo di illustrare le modalità di accadimento degli infortuni, le dinamiche di accadimento, le possibili misure preventive da adottare. La serie di schede la puoi recuperare con la Ricerca avanzata del portale inserendo in "altre parole chiave" infortuni mortali e in "Fonte" Inail.
Il ruolo del RLS nella valutazione dei rischi tenendo conto dell'età
La valutazione del rischio deve necessariamente considerare i fattori di rischio presenti nel luogo di lavoro tenendo conto in generale anche di elementi soggettivi quali ad esempio il genere, la provenienza etnica e l'età dei lavoratori interessati.
Il tema dell'invecchiamento è oggi di particolare importanza in relazione ai cambiamenti significativi che sono correlati alle leggi che determinano il diritto ad andare in pensione. Pertanto anche il Rappresentante dei lavoratori è chiamato a contribuire ad una corretta valutazione del rischio, nell'ambito del proprio ruolo di rappresentanza e di sensore delle problematiche di "benessere" del quale hanno un diritto inalienabile i lavoratori. Occorre mettere in primo piano anche questa nuova situazione previdenziale che determina condizioni di rischio fino ad ieri non considerate e farne pertanto oggetto di conseguenti azioni di tutela.
Dati INAIL 2016: relazione annuale del Presidente
Nella consueta relazione annuale del Presidente INAIL vengono dettagliate le analisi della numerosità degli infortuni e delle malattie professionali.
Salute e sicurezza nelle lavanderie, lavasecco ed imprese affini
Il CFSL (Commissione Federazione Svizzera di Coordinamento per la Salute e Sicurezza) con questa scheda informativa analizza le problematiche di questo settore molto diffuso e nel quale si presentano diversi fattori di rischio da tenere sottocontrollo per evitare infortuni e malattie professionali. Le diverse fasi lavorative sono analizzate individuando i rischi e le possibili soluzioni.
ICT e lavoro: nuove prospettive di analisi per la salute e la sicurezza sul lavoro
Nel documento curato dall'INAIL si analizzano le problematiche correlate al tumultuoso avanzare delle cosiddette Information and Communication Tecnologies che come tutte le innovazioni tecnologiche hanno rapidamente imposto nel corso degli anni cambiamenti nell'ambito organizzativo-gestionale del lavoro.
Le tecnologie hanno anche amplificato il concetto di liquidità dell'attuale società in cui tutto è in movimento, le attività sono diventate multitasking e devono essere eseguite in tempi brevi. Il rapido e continuo sviluppo delle ICT sta cambiando gli ambienti di lavoro; si pensi ai nuovi design dell'interfaccia uomo-macchina, al monitoraggio in tempo reale dei parametri lavorativi, all'utilizzo di nuovi materiali intelligenti.
Una prima sfida, dunque, per il sistema di salute e sicurezza sul lavoro (SSL) è senza dubbio quella di conoscere e analizzare in maniera puntuale gli effetti connessi all'uso e all'abuso delle tecnologie, che sono sempre nuove e diverse, in modo da poterne ridurre al minimo i rischi.
Tutela dal fumo passivo
Un recente documento prodotto dal gruppo di lavoro GARD che vede la partecipazione di esperti di varie associazioni insieme ai rappresentanti del Ministero della Salute si fa il punto su:
La tutela dal fumo passivo negli spazi confinati o aperti non regolamentati dalla Legge 3/2003
art.51 (Legge Sirchia) e successive modificazioni
Sono trattati temi come gli effetti del fumo passivo, il problema più attuale dei vaporizzatori, l' esposizione al fumo passivo in ambienti aperti e in ambiente domestico e gli interventi di prevenzione dal fumo e loro efficacia.
In appendice la raccolta normativa nazionale ed internazionale relativa a divieto di fumo negliambienti aperti e/o confinati
i
Decreto Legislativo 81/08 e successive modifiche - testo integrato a Maggio 2017
E' stato recentemente pubblicato il nuovo testo integrato del dlgs. 81/08 che comprende tutte le più recenti modifiche intervenute fino a maggio
2017. In particolare rispetto al 2016 segnaliamo il Decreto 25 maggio 2016, n. 183 sul funzionamento del SINP, il recente decreto per il rinnovo provvisorio per l'abilitazione alle verifiche periodiche, le "modifiche agli articoli 18, comma 1-bis e 53, comma 6, nonchè all'entrata in vigore dell'obbligo dell'abilitazione all'uso delle machine agricole, ai sensi dell'Accordo Stato-Regioni del 22/02/2012, introdotte dal Decreto-legge 30 dicembre 2016, n. 244 (in G.U. 30/12/2016, n.304)".
Amo il mio lavoro e mi prendo cura delle mie mani
Un documento che offre un contributo in tema di formazione dei lavoratori, in questo specifico caso i parrucchieri e le problematiche di prevenzione dei rischi di danni cutanei.
La consultazione del RLS nella Valutazione del rischio Stress
Informazioni pratiche e consigli per una buona valutazione del rischio stress sono il contenuto del linee di indirizzo della Regione Lombardia che focalizzano in questo documento il fondamentale ruolo di RLS e RLST per garantire il reale coinvolgimento e partecipazione dei lavoratori alla valutazione stessa.
Il ruolo degli RLS, verso una nuova consapevolezza
Un contributo da parte dell'INAIL che analizza il Ruolo dell'RLS alla luce delle nuove disposizioni normative introdotte dal Jobs Act. Nessuna delle norme di disciplina introdotte dai vari decreti attuativi richiama specificamente la figura dell'RLS ma sono forti i richiami correlati all'esercizio del ruolo.
Il quadro che si delinea è di una tale complessità normativa, nella comprensione e armonizzazione delle disposizioni vigenti, che richiede un necessario alto presidio e supporto da parte dell'RLS nei confronti dei lavoratori, non potendo essere lasciati soli, specie in una prima fase informativa.
Lista di controllo per la valutazione dei rischi nelle strutture turistico-ricettive con le procedure standardizzate
Il Piano Regionale di Prevenzione della Toscana (collegato al Piano Nazionale 2010-2012), prevede di potenziare l'informazione e l'assistenza alle micro-imprese. A questo fine è stata predisposta una lista di controllo che si propone di offrire un aiuto per la Valutazione dei Rischi nel settore delle Strutture Turistico-Ricettive attraverso le procedure standardizzate.
Salute e sicurezza estetiste:valutazione dei rischi con le procedure standardizzate
Questo lavoro è il risultato di un confronto con esperti del settore, associazioni datoriali e sindacali di categoria ed enti paritetici. In primis il riconoscimento va attribuito all'OPTA (Organismo paritetico territoriale dell`artigianato) che nel più ampio contesto della Bilateralità di settore, ha reso possibile la realizzazione di queste indicazioni. L'iniziativa è sicuramente originale, infatti a livello locale datori di lavoro di piccolissime imprese e loro rappresentanti, Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriali, si sono uniti per lavorare nell'interesse della salute e sicurezza dei lavoratori. Ciò ha necessariamente coinvolto il dipartimento della prevenzione dell'Az.USL 3 Pistoia e degli Operatori del settore Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro, che hanno promosso gli incontri di questi soggetti ed hanno attivamente partecipato alla redazione di questi indirizzi.
L'effettivita' del ruolo di RLS
Oggi, dopo più di 20 anni dal D.lgs. 626/94, come si declina in concreto il ruolo del RLS, quali sono le criticità dell'esplicazione delle sue funzioni? A questa domanda vuole rispondere la tesi di Laurea del dott. Emanuele Albano che ha condotto una ricerca sul campo nel territorio milanese attraverso un questionario.
Ciò che emerge è la quasi totale assenza di considerazione della figura del RLS per quel che riguarda sia la consultazione nell'ambito della formazione dei lavoratori che lo scarso coinvolgimento nei processi di valutazione dei rischi.
Gli stessi RLS nel rispondere alle domande aperte, ritengono che la loro esistenza sia un mero adempimento di legge.
Uno stimolo per tutti quanti si occupano di prevenzione dei rischi lavorativi ad individuare percorsi che rispondano a queste criticità che potrebbero minare il diritto alla salute sancito dalla Costituzione e dalle leggi specifiche, in particolare dal Dlgs.81/08 e successive modifiche. Un compito che spetta innanzitutto alle organizzazioni sindacali da un lato e agli organi di vigilanza dall'altro.
Compiti e ruolo del Medico Competente
Curato dall'ASL Monza-Brianza una guida per le imprese che affronta il tema del contributo del sistema aziendale di prevenzione alla attività del medico competente. L'integrazione delle figure nelle varie fasi della valutazione dei rischi deve portare a condividere i criteri adottati e dovrebbero comparire il numero e la qualificazione dei soggetti coinvolti a vario titolo nella valutazione dei rischi, la parte svolta e il tempo dedicato da ogni soggetto, il metodo di raccolta e di elaborazione delle informazioni, , l'affidabilità tecnica dei dati sperimentali raccolti e il coinvolgimento dei lavoratori, in particolare dei rappresentanti dei lavoratori. In questo quadro vengono individuate le principali attività del Medico competente, sia specifiche, sia svolte in collaborazione con le altre figure.
Linee di indirizzo per la valutazione e gestione del rischio connesso alla Movimentazione Manuale di Carichi (MMC)
E' stato recentemente diffuso un aggiornamento curato dal Coordinamento tecnico delle Regioni siul tema della gestione e valutazione del rischio da Movimentazione Manulale dei Carichi.
La prima parte (Capitoli 1, 2 e 3) è destinata a tutti i potenziali utilizzatori interessati agli aspetti generali ed introduttivi alla valutazione e gestione del rischio connesso alla Movimentazione Manuale di Carichi (MMC);
La seconda parte (Allegato) è destinata ad utilizzatori esperti che si trovino nella necessità di operare, con i metodi suggeriti nelle norme tecniche di riferimento, una valutazione dettagliata del rischio anche in situazioni in cui la movimentazione manuale risulti complessa.
Le novita' nel modello OT24 2017 - incentivi alle imprese che dedicano particolare attenzione al tema della prevenzione
Il sitema Inail da anni concede sgravi tariffari alle aziende che sono attive sul tema della prevenzione oltre gli obblighi di legge previsti dal Dlgs.81/08 e succ. modifiche.
Alla fine di ogni annata compilando il modello OT 24 è possibile segnalare iniziative che l'azienda intraprende in questo senso e ciò consente di ottenere uno sgravio sui costi delle tariffe della assicurazione INAIL.
In questa nota circolare sono segnalate le modifiche al sistema introdotte per il 2017.
Tutela della salute e sicurezza sul lavoro dopo il Jobs Act Una questione anche di genere
La dott.ssa Bianca Maria Orciani nel suo contributo di riflessioni sull'influenza del Jobs Act in merito alle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori affronta in specifico le problematiche di genere. La flessibilità organizzativa (mansioni, contratto a tutele crescenti,etc.) l'ampliamento dei poteri del datore di lavoro e il conseguente aumento del timore (metus) del licenziamento rischiano di favorire pratiche vessatorie e discriminazioni sommerse (mobbing strategico, violenza, etc) a danno delle lavoratrici con inevitabili ricadute sulla integrità psicofisica delle stesse.
I Rappresentanti dei lavoratori della sicurezza (RLS) nell'ambito delle prerogative riconosciute dal TU devono poter esercitare una funzione di controllo e promozione della tutela della salute e della sicurezza inclusiva della differenza di genere.
Illegittimita' del licenziamento di un RSPP
La corte di appello di Messina sentenzia sul comportamento di una azienda che, in fase di ristrutturazione, ha ridotto il personale attraverso licenziamenti collettivi compreso l'RSPP, sostituito con un consulente esterno.
Il licenziamento del RSPP è stato dichiarato illegittimo e ne è stato predisposto il reintegro in quanto il servizio di prevezione e protezione deve essere organizzato dal datore di lavoro "prioritariamente" al'interno dell'azienda prevedendo la possibilita' di ricorrere a competenze esterne solo in caso di insufficienza al'interno della struttura.
Il ruolo e le funzioni di RLS/RLST Criticita' e potenzialita'
Nell'ambito di un recente convegno sulla 'Sicurezza nelle imprese Artigiane in Piemonte' il condirettore di Olympus, prof. Luciano Angelini, tratteggia le problematiche e le potenzialità del sistema di RLS e RLST che spesso coesistono in siti produttivi complessi.
La nuova grande trasformazione del lavoro
Le tecnologie di nuova generazione possono prefigurare profondi mutamenti sociali e culturali che potrebbero aprire a nuove opportunità professionali e occupazionali. Ci troviamo in uno scenario nel quale il lavoro è già agile, prima ancora che una legge lo riconosca. Per contro, una legge promozionale e di sostegno potrebbe massimizzare le opportunità e contenere i rischi che sono inevitabilmente connessi a ogni fase di trasformazione epocale come quella che stiamo vivendo.
Il punto di vista dei ricercatori ADAPT in termini di analisi e proposte sul tema del lavoro 'futuro'.
Abolizione del Registro degli infortuni e RLS
In una circolare l'Inail ribadisce che in riferimento alla eliminazione del restro infortuni lo stesso è stato sostituito da un supporto informatico (Cruscotto Infortuni) che, ove accadano infortuni, viene compilato dal datore di lavoro.
Ciò non toglie il diritto degli Rls di ricevere per il tramite dei datori di lavoro le informazioni e i dati sugli infortuni e le malattie professionali.
Grava pertanto sui datori di lavoro l'obbligo di favorire la fruibilità delle predette informazioni da parte degli Rls, a esempio mediante visualizzazione o stampa di copia delle schermate dell'applicativo, come peraltro già avveniva con l'abrogato Registro cartaceo.
Stress lavoro correlato e rischi psicosociali nel settore Sanita'
Curato dalla Regione Lombardia in questo documento si affronta la valutazione del rischio psicosociale e dello stress nel settore sanità. Una sovraesposizione a stress in questo settore comporta rischi oltre che per i lavoratori, anche per gli stessi utenti, ai quali potrebbero essere dati servizi meno efficaci. Nel documento molto schematico, ma efficace vengono individuati i diversi fattori di rischio stress lavoro correlato e indicate linee di miglioramento.
Schede di rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nei comparti della piccola industria, dell'artigianato e dell'agricoltura VOL II
La gestione del rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori negli ambiti produttivi della piccola industria, dell'agricoltura e dell'artigianato può presentare notevoli difficoltà in quanto è correlata ad una innumerevole tipologia e varietà di compiti lavorativi, ciascuno con proprie modalità e tempistiche di attuazione.
I favorevoli commenti successivi alla pubblicazione delle 100 schede di rischio da sovraccarico biomeccanico inserite in un primo volume, curato dall'INAIL, hanno permesso la realizzazione di questo secondo volume con ulteriori 60 schede di rischio che riguardano specifiche mansioni in agricoltura, vivaismo, confezioni, calzature,meccanica, commercio, lavanderie, ecc.
Promozione della salute e sicurezza nelle istituzioni scolastiche
In un recente documento la CIIP (Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione) rielabora le proposte sul tema della formazione alla prevenzione a partire dalle istuzioni scolastiche, un tema ancor più attuale per l'introduzione nei percorsi di studio della cosiddetta "alternanza scuola lavoro".
" Bambini e adolescenti devono cominciare a studiare la materia in una fase precoce della loro educazione, in modo da poter coltivare queste nozioni nella futura vita lavorativa e privata" [Agenzia Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro].
Manuale per la prevenzione nelle attivita' di autoriparazione
Un agile e approfondito manuale realizzato dalllo SPISAL USSL 6 di Vicenza che analizza le diverse fasi lavorative dell'attivita di autofficina - riparazione e manutenzione di autoveicoli identificando fonti di pericolo e indicazioni per la eliminazione/riduzione del rischio. Il manuale richiama poi tutti gli elementi utili per una corretta valutazione del rischio, la sorveglianza sanitaria e la documentazione da tenere a disposizione in azienda per eventuali controlli ispettivi
Reti, sinergie, appropriatezza, innovazione: uno sguardo alla salute e sicurezza del lavoro che cambia
Contarp Inail pubblica gli Atti del suo nono Seminario di aggiornamento che e' stato dedicato ad approfondire temi fondamentali per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro in un'ottica di dinamica proiezione verso il futuro.
Il mondo del lavoro è in tumultuoso cambiamento: la globalizzazione finanziaria e dei mercati, così come i nuovi cicli produttivi e le nuove tecnologie, sempre più orientate verso l'innovazione digitale e l'hi-tech, mutano le relazioni, i rapporti di lavoro e il concetto stesso di lavoro, sempre più caratterizzato da nuove tipologie contrattuali (smart working, lavoratori flessibili, crowdsourcing, ecc.), da programmi di strategia hi-tech che promuovono l'informatizzazione delle industrie tradizionali e hanno come obiettivo la fabbrica intelligente, o Smart Factory, da cambiamenti demografici della stessa forza-lavoro.
Cancerogeni: Valutazione del rischio e sorveglianza sanitaria per lavoratori esposti ed ex esposti
Un interessante documento redatto da un folto gruppo di operatori delle ASL e delle strutture di ricerca in campo epidemiologico impegnate sul tema del rischio da sostanze cancerogene fa il punto dello stato dell'arte sul tema della individuazione e valutazione del rischio da agenti cancerogeni, a partire da alcune domande:
- Quanti sono gli esposti a cancerogeni in ambiente di lavoro oggi in Italia, a cosa esattamente sono esposti e "quanto" lo sono ?
- Quanti sono i tumori professionali incidenti oggi in Italia?
- Di quali strumenti normativi (riferimenti di legge, linee-guida istituzionali, piani nazionali e regionali di prevenzione...) disponiamo oggi in Italia per affrontare il problema cancerogeni occupazionali e tumori professionali ?
- Chi considerare professionalmente esposto ad agenti cancerogeni
- Come articolare un programma di sorveglianza sanitaria ad hoc, ai sensi dell'art. 242 del Dlgs 81/08 ?
- Cosa deve conseguire alla registrazione dell'esposizione occupazionale a cancerogeni e all'istituzione di un'apposita cartella sanitaria e di rischio in applicazione dell'art. 243 del Dlgs 81/08 ?
Alternanza scuola-lavoro
Segnaliamo il Protocollo d'intesa tra l'Ufficio Scolastico Regionale per l'Emilia-Romagna e la Direzione regionale per l'Emilia Romagna dell'INAIL per la realizzazione di attività di alternanza scuola-lavoro.
Il protocollo oltre alla disponibilità dell'Inail a reperire ambiti organizzativi al proprio interno idonei a favorire lo sviluppo di competenze finalizzate alla futura occupabilità, prevede da un lato che l'Ufficio Scolastico Provinciale possa facilitare le relazioni fra INAIL e le istituzioni scolastiche interessate, dall'altro lato che l'Inail supporti le istituzioni scolastiche nell'adempimento degli obblighi di cui all'art. 37 del D.Lgs. 81/2008 e smi, fornendo materiale didattico relativo al percorso formativo per lavoratori,senza oneri a carico delle istituzioni stesse.
L'infortunio in itinere
Una scheda dell'INAIL chiarisce quando interviene la tutela assicurativa per chi si infortuna nel tragitto di andata e ritorno tra casa e lavoro.
Infortuni stradali in occasione di lavoro ed in itinere: cause e proposte per la riduzione
Nell'ambito del convegno "Incidenti stradali e sicurezza", svoltosi a Mantova il 16 novembre 2015, questa presentazione riporta, a partire da dati degli infortuni stradali avvenuti in Lombardia, una analisi delle circostanze e alcune proposte operative per la riduzione degli infortuni stradali in occasione di lavoro ed in itinere che rappresentano una quota particolarmente significativa degli infortuni gravi e mortali correlati al lavoro.
Stress lavoro correlato nel settore trasporti
Il settore dei trasporti terrestri comprende il trasporto stradale - autobus, tram,metropolitana, taxi, camion e furgoni - e il trasporto ferroviario. Nonostante le peculiarita' delle singole tipologie di trasporto e' possibile individuare alcuni fattori di rischio da stress che caratterizzano questo settore.
Nella scheda, elaborata dalla Regione Lombardia, si considerano i rischi organizzativi potenzialmente presenti in questo settore indicando, per ognuno di essi, alcune misure correttive di carattere generale utili alla prevenzione e/o riduzione del rischio da stress lavoro-correlato.
Stress lavoro correlato e rischi psicosociali Settore Istruzione
La letteratura scientifica internazionale ha evidenziato come il settore dell'Istruzione sia particolarmente interessato dal fenomeno del rischio da stress lavoro-correlato e dai fattori di rischio psicosociale. In particolare, da numerosi studi emerge che le principali criticità della professione di insegnante sono legate ad aspetti relazionali conflittuali che spesso si verificano con gli alunni, i genitori e gli altri colleghi. Il tema è trattato in modo efficace e sintetico nella scheda pubblicata dalla Regione Lombardia.
Sostanze pericolose e comunicazione efficace
Gli impiegati, gli operai e i loro rappresentanti devono conoscere i rischi per la salute dei lavoratori sul luogo di lavoro e sapere come gestire questi rischi. La sfida consiste nella comunicazione efficace di tali questioni. I nuovi regolamenti concernenti la registrazione, la valutazione e l'autorizzazione delle sostanze chimiche (REACH ) e la classificazione, l'etichettatura e l'imballaggio delle sostanze e delle miscele (CLP ) contribuiscono al superamento della sfida. Una sintetica scheda redatta dall'Agenzia Europea richiama con numerosi e particolareggiati link questa importante problematica.
Qualificazione dei formatori su Salute e Sicurezza
L'apprendimento permanente e lo sviluppo delle competenze sono elementi chiave per rispondere all'attuale crisi economica, all'invecchiamento demografico e alla più ampia strategia sociale dell'Unione europea.
La ricerca pubblicata dall'Inail "La qualificazione del formatore alla salute e sicurezza sul lavoro tra idealizzazione e valutazione" focalizza competenza e professionalità necessari ai formatori degli adulti necessaria per fronteggiare le lacune nella conoscenza dei fattori di rischio, per garantire la sicurezza e il benessere dei lavoratori, per promuovere imprese sempre più sostenibili e competitive.
Le nuove norme che regolano la formazione di RSPP e ASPP
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo accordo Stato Regioni relativo alla formazione RSPP del 7 luglio 2016 che sostituisce l'accordo del 26/1/2006 e le successive modifiche.
Con questo nuovo Accordo vengono apportati significativi cambiamenti al D.lgs 81/08 in merito alla durata e contenuti minimi del percorsi formativi per responsabili e addetti del servizi di prevenzione e protezione.
Relazione Annuale 2015 del Presidente INAIL
La consueta relazione annuale sui dati raccolti da INAIL in merito a infortuni e malattie professionali fornisce come sempre indicazioni sul grado di efficacia del sistema di prevenzione in atto: una situazione contradditoria collegata al momento di crisi economica in atto che fa emergere da un lato una riduzione degli infortuni, ma anche un aumento della gravità degli stessi. Prosegue la tendenza ad evidenziarsi un aumento delle malattie professionali riconosciute.
Nel documento in appendice ( http://188.11.104.53/cciaa/layout/document_view.php?ID=6117 ) i dati in maggior dettaglio.
La consultazione del RLS nella Valutazione e Gestione del rischio stress in ambiente di lavoro: perche' e come
Un importante documento della Regione Lombardia che mette a fuoco l'importanza e i criteri di consultazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza nella gestione e Valutazione dei rischi da stress lavoro correlato.
La partecipazione dei Lavoratori e dei loro rappresentanti (RLS), anche nelle piccole aziende dove hanno un ruolo territoriale (RLST), è individuata come elemento essenziale per produrre buone pratiche di miglioramento delle condizioni lavorative in termini di benessere delle persone con risvolti migliorativi anche nel sistema gestionale dell'impresa.
Stress lavoro correlato e rischi psicosociali Settore HORECA (hotel, ristoranti, catering)
Regione Lombardia ha prodotton collaborazione con INAIL , nell'ambito del progetto CCM 2013 del Ministero della Salute "Piano di monitoraggio e d'intervento per l'ottimizzazione della valutazione e gestione dello stress lavoro-correlato", una agile scheda di verifica per il settore HORECA (hotel, ristoranti, catering) : uno dei settori più numerosi per la forza lavoro impiegata e contemporaneamente più problematici per dispersione organizzativa e precarietà occupazionale che comportano una evidente criticità ad affrontare in modo efficace un tema come quello dello stress lavoro correlato.
Aggiornamento a Giugno 2016 del Dlgs.81/08
Il ministero del lavoro ha messo in rete l'ultimo aggiornamento con le ultime modifiche apportate al Dlgs. 81/08.
Queste le integrazioni apportate:
- Modifiche introdotte agli articoli 20, 28, 36, 37, 50, 222, 223, 227, 228, 229, 234 comma 1, 235, 236 comma 4, e agli allegati XV, XXIV, XXV sezione 3.2, XXVI sezioni 1 e 5 e XLII dal decreto legislativo 15 febbraio 2016, n. 39 (GU n.61 del 14/03/2016, in vigore dal 29/03/2016);
- Inseriti gli interpelli dal n. 6 al n. 10 del 02/11/2015, dal n. 11 al n. 16 del 29/12/2015, dal n.1 al n. 4 del 21/03/2016 e dal n. 5 al n. 10 del 12/05/2016;
- Sostituito il decreto dirigenziale del 29 settembre 2014 con il decreto dirigenziale del 18 marzo settembre 2016 riguardante il dodicesimo elenco dei soggetti abilitati per l'effettuazione delle verifiche periodiche di cui all'art. 71 comma 11;
- Inserita la lettera circolare prot. 2597 del 10/02/2016 sulla Redazione del POS per la mera fornitura di calcestruzzo;
- Corretti gli importi della sanzione per inottemperanza al provvedimento di sospensione riportati nella circolare 33/2009;
- Corrette le sanzioni per la violazioni dell'art. 80, comma 1, ed eliminate le note all'art. 80, comma 3-bis;
- Corretto il quadro dei trasgressori di cui all'art. 72;
- Inserito un estratto della circolare n. 26 del 12/10/2015 e la nota prot. 19570 del 16/11/2015 sulle modifiche alla sospensione dell'attività imprenditoriale di cui all'art. 14;
- Nelle copertine, aggiornata la sezione del sito del Ministero (www.lavoro.gov.it - Temi e priorità Salute e Sicurezza) dove è possibile scaricare la versione aggiornata del presente documento e corretti i link ai documenti esterni, in considerazione della ristrutturazione dei siti ministeriali;
- Corretto il riferimento al punto 2 lett. c) dell'allegato II, punto 3.2.3, del DM 11/04/2011.
Inserite note riguardanti l'abrogazione della direttiva Direttiva 89/686/CEE sui dispositivi di protezione individuale a seguito della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea del 31 marzo 2016, L. 81/51 del nuovo Regolamento (UE) 2016/425.
Alternanza scuola-lavoro e questione sicurezza: le attuali criticita' e il modello Piemonte
L'applicazione della normativa che introduce l'alternanza scuola lavoro comporta alcune criticità organizzative e di ripartizione delle responsabilità tra diversi soggetti. Dal Bollettino ADAPT un contributo di Alfonso Balsamo
Stress lavoro correlato e rischi psicosociali Settore Telecomunicazioni
Una scheda redatta dalla Regione Lombardia che propone un semplice strumento di verifica dello stato di applicazione della normativa sulla valutazione dello stress lavoro correlato nei call center e in generale nel settore telecomunicazioni
Lavoratori con precedente esposizione ad amianto, diagnosi precoce dei tumori polmonari e sorveglianza sanitaria
La rivista Epidemiologia e Prevenzione nel n. 1 del 2016 riporta gli atti di un importante convegno svoltosi a novembre del 2014 su questo tema molto importante che interessa migliaia di lavoratori ex esposti all'amiantoin merito alla sorveglianza sanitaria e alle possibilità di diagnosi precoce di tumori polmonari.
Interpello n. 4/2016 - Risposta al quesito sulla formazione specifica dei lavoratori
Riassumiamo il documento redatto dalla Commissione per gli interpelli del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
La domanda: è possibile per le aziende erogare ai lavoratori la formazione specifica in modalità e-learning o comunque tramite strumenti tecnologici che consentano l'interazione - seppure a distanza - tra docenti e discenti?
La risposta: l'utilizzo delle modalità di apprendimento e-Learning è consentito per la formazione generale per i lavoratori, ma la formazione specifica dei lavoratori non può essere erogata in modalità e-learning salvo nel caso di progetti formativi sperimentali, eventualmente individuati da Regioni e Province autonome.
La gestione del fumo di tabacco in azienda
Prodotto dall'Inail un manuale informativo per Datori di Lavoro, Medici Competenti e Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione.
Il documento accorpa le informazioni e le varie problematiche legate al fumo di tabacco nei luoghi di lavoro in modo che le figure interessate al benessere psicofisico dei lavoratori possano trovare un ausilio per l'informazione nei luoghi di lavoro, per contribuire al miglioramento della salubrità degli ambienti di lavoro, compresa l'interazione fra rischi occupazionali e abitudine al fumo di tabacco e le patologie da contemporanea esposizione a tossici professionali. L'obiettivo è quello di favorire l'adozione di comportamenti non dannosi per i non fumatori e promuovere la disassuefazione dal tabagismo per diminuire i costi aziendali per l'assenteismo da patologie fumo-correlate e ridurre gli infortuni e gli incidenti dovuti al fumare.
Il rischio da sovraccarico biomeccanico in agricoltura: dalla valutazione del rischio alle misure di prevenzione e buone prassi ergonomiche
In un documento semplice, ma particolarmente puntuale ed efficace, l'ASL di Verona analizza diverse lavorazioni effettuate in agricoltura e propone buone prassi per evitare e ridurre i rischi che si riscontrano generalmente in queste attività lavorative.
Dalla comunicazione preventiva alla tracciabilita': e' questa la via per evitare l'abuso dei voucher?
Pur non essendo strettamente un tema di salute e sicurezza sul lavoro, i dati che iniziano ad emergere sul tema dell'utilizzo dei voucher ci segnalano oltre ad un uso improprio e di copertura del lavoro nero anche una casistica infortunistica non di poco conto. E' evidente che siffatti strumenti di "regolarizzazione del lavoro" rappresentano una condizione di criticità anche delle tutele di prevenzione dei rischi lavorativi. E' il caso di cominciare a preoccuparsene.
La gestione dell'elemento umano nelle organizzazioni per la salute e sicurezza sul lavoro
Poiche' le modalità di trattazione del fattore umano e delle risorse umane nelle organizzazioni, almeno in materia di SSL, sono disperse e disaggregate e/o realizzate ed applicate con specifico riferimento ad ambiti determinati, Inail ha ritenuto utile esporre con questo documento una metodologia sistematica da impiegare come strumento operativo nella implementazione e nella conduzione dei SGSL al fine di gestire al meglio l'elemento umano e di migliorare le prestazioni dell'organizzazione.
Prevenzione dei tumori professionali: due importanti studi del sindacato europeo
Sul sito "Diario della Prevenzione", Diego Alaique, ci offre una dettagliata sintesi di due lavori recentemente prodotti dall'ETUI, la struttura di ricerca del Sindacato Europeo in tema di salute e sicurezza sul lavoro, in merito al problema ancora molto attuale della prevenzione dei tumori professionali. Uno dei due studi tratta del problema dei valori limite dei cancerogeni professionali, un aspetto che sappiamo tutt'ora molto dibattuto in ambito prevenzionistico tra chi come l'ETUI preferisce che siano fissati limiti sia pure molto molto restrittivi e obbligatori e chi come la scuola di Maccacaro ritiene il limite scientificamente valido solo la "non esposizione", in quanto il meccanismo di cancerogenesi è da ritenersi generalmente di tipo casuale ed individuale, pertanto correlabile anche a singole/basse esposizioni. Comunque crediamo che il tema sia di grande attualità e vada affrontato con grande rigore ed attenzione, in particolare ci aspettiamo che l'attuazione del Regolamento REACH possa portare alla messa al bando di tante sostanze che hanno provocato la morte di tanti lavoratori.
Questi due documenti e molti altri studi prodotti dal sindacato europeo sono disponibili sul portale.
Indicazioni per la stesura del documento di valutazione dei rischi realizzato secondo le procedure standardizzate
Come è noto possono effettuare la valutazione dei rischi secondo le procedure standardizzate i datori di lavoro di imprese che occupano fino a 10 o 50 lavoratori, tenendo conto delle relative esclusioni previste dagli artt. 29 e 31 del D. Lgs. 81/08.
In questo documento realizzato dalla Regione Lazio si propone un modello di riferimento sulla base del quale il datore di lavoro può effettuare la valutazione dei rischi aziendali e il suo aggiornamento, al fine di individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione ed elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza dei lavoratori.
Contributo del sistema prevenzionistico aziendale all'attivita' del medico competente
Il medico competente deve avere un importante ruolo nella valutazione dei rischi, sia in relazione alla sua partecipazione diretta e/o collaborazione alla procedura o a fasi della stessa, sia nella fase di esame del DVR quando la valutazione dei rischi è stata effettuata da altri operatori della prevenzione.
E' a partire da questo assunto che viene delineato in questo documento il ruolo del medico competente e delle relazioni di collaborazione con le altre figure e competenze dedicate alla prevenzione in azienda.
Linee guida per la verifica di conformita' delle schede dati di sicurezza (SDS) ai sensi dei Regolamenti REACH e CLP
Il Laboratorio di approfondimento Rischio Chimico della Regione Lombardia, ha elaborato una lista di controllo per la verifica della conformità delle schede dati di sicurezza (SDS) ai sensi dei Regolamenti REACH e CLP.
Un utile strumento per soggetti della prevenzione nelle aziende e per gli operatori dei servizi di vigilanza.
La check-list permette di controllare una SDS sia in termini di presenza delle informazioni sia, laddove possibile, in termini di correttezza e coerenza tecnico-scientifica dei contenuti.
Jobs act e sicurezza sul lavoro
Sul numero di marzo 2016 della rivista "Io scelgo la sicurezza", curato dalla Regione Piemonte, è stata pubblicata una rassegna puntuale delle novità in tema di salute e sicurezza sul lavoro introdotte dal recent Jobs act - Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 151.
Salute e sicurezza sul lavoro: una questione (anche) di genere
E' stata pubblicata una ricerca promossa dall'Inail, che affronta il tema della valutazione e della prevenzione dei rischi lavorativi in ottica di genere.
La ricerca fa il punto sullo stato dell'arte del tema e offre un contributo significativo alle necessità di conoscenza per la valutazione dei rischi partendo dalla variabile di genere per lo studio della sicurezza sul lavoro.
Sicurezza sul lavoro e tutela della salute nell'assistenza e nelle cure a domicilio
Il personale che opera nell'assistenza e nelle cure a domicilio è esposto a livelli elevati di stress fisico e psichico.
Lo spettro di attività svolte è molto ampio e va dalle cure personali ai trattamenti sanitari (es. medicazioni di ferite) alla preparazione dei pasti, fino a mansioni di economia domestica.
Questo manuale informativo, curato dalla CFSL Svizzera (in lingua italiana), mette in luce la molteplice gamma di rischi ai quali sono esposti i lavoratori che operano in questo settore e fornisce prime indicazioni per la prevenzione degli stessi.
La formazione: novita' e orientamenti interpretativi
La formazione è un processo che più di altri si presta al rischio di un applicazione superficiale e pertanto necessita di una competenza trasversale di base per poterlo valutare.
Una presentazione che fa il punto sulle novità introdotte dal Dlgs.81/08 fornendo indicazioni per una corretta gestione del tema.
Un contributo che aiuta a chiarire le modalità di progettazione delle azioni formative, sia che le si osservi dal lato della gestione da parte del sistema di prevenzione aziendale, sia che la si guardi dal punto di vista degli organi di vigilanza.
Accordo quadro sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro tra Confindustria e CGIL, CISL e UIL
Siglato l'accordo tra Confindustria e CGIL-CISL- UIL che recependo analogo accordo a livello europeo pone le basi per gestire nelle aziende il tema della violenza e delle molestie nei luoghi di lavoro: "Le molestie si verificano quando uno o più individui subiscono ripetutamente e deliberatamente abusi, minacce e/o umiliazioni in contesto di lavoro".
Il Datore di Lavoro "ritiene inaccettabile ogni atto o comportamento che si configuri come molestie o violenza nel luogo di lavoro, e si impegna ad adottare misure adeguate nei confronti di colui o coloro che le hanno poste in essere.
Nell'azienda tutti hanno il dovere di collaborare al mantenimento di un ambiente di lavoro in cui sia rispettata la dignità di ognuno e siano favorite le relazioni interpersonali, basate su principi di eguaglianza e di reciproca correttezza".
Guida campi elettromagnetici Volume 2: Studi di casi
Questa raccolta di studi di casi costituisce il volume 2 della guida non vincolante di buone prassi per l'attuazione della direttiva 2013/35/UE relativa ai campi elettromagnetici. Deve essere letta unitamente alla parte principale della guida, che è contenuta nel volume 1.
I settori e le attività trattati sono:Uffici, Spettrometro a risonanza magnetica nucleare (RMN), Elettrolisi, Settore medico, Officina meccanica, Settore automobilistico, Saldatura, Fabbricazione metallurgica, Dispositivi al plasma a radiofrequenza (RF), Antenne da tetto, Ricetrasmettitori, Aeroportroporti.
Guida Campi Elettromagnetici Volume 1: Guida pratica
La presenza di campi elettromagnetici, disciplinati dalla direttiva 2013/35/UE relativa ai campi elettromagnetici (direttiva EMF), e' un dato di fatto nei paesi sviluppati, poiche' questi campi vengono generati ogniqualvolta si utilizza l'elettricità. Per la maggior parte dei lavoratori l'intensita' di campo e' di livello tale da non causare effetti nocivi. In alcuni ambienti di lavoro l'intensità di campo puo' tuttavia presentare un rischio e la direttiva intende garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori in situazioni di questo tipo. Una delle principali difficolta' incontrate dai datori di lavoro sta nel decidere se occorre adottare ulteriori misure specifiche.
Con la redazione della Guida non vincolante di buone prassi per l'attuazione della direttiva la Commissione Europea intende fornire uno strumento di aiuto per effettuare una valutazione iniziale dei rischi derivanti dai campi elettromagnetici sul luogo di lavoro. A seconda del suo esito, la valutazione aiuta a decidere sull'eventuale necessita' di adottare ulteriori misure conformemente alla direttiva relativa ai campi elettromagnetici, fornendo consigli pratici sulle possibili misure da adottare.
Organizzazione e gestione aziendale per la salute e sicurezza sul lavoro (Art. 30 D.Lgs. 81/08)
Un documento prodotto in ambito didattico dall'ASL Città di Milano che affronta la tematica dei sistemi di gestione su salute e sicurezza sul lavoro che oltre ad essere strumento, se correttamente attuati, di limitazione delle responsabilità amministrativa d'impresa, assumono grande importanza nella gestione della eliminazione dei rischi lavorativi assicurando trasparenza, responsabilizzazione e comunicazione con conseguenti vantaggi anche sulla efficenza dell'impresa stessa.
Le novita' in materia di gestione dei prodotti chimici
L'Azienda USL di Reggio Emilia ha prodotto questo sintetico documento informativo che ci aggiorna sulla evoluzione delle normative inerenti gli agenti chimici. Sono trattati in particolare il REACH e l'etichettatura degli agenti chimici (CLP).
Tecnostress: il punto di vista del sindacato
L'intervento di Gianni Alioti, responsabile del tema Salute e Sicurezza della FIM-Cisl affronta il tema dell'introduzione nel ciclo lavorativo di strumenti informatici sempre più sofisticati e complessi analizzando in particolare gli effetti che l'introduzione di queste tecnologie puo' provocare sulla salute dei lavoratori. L'autore fornisce in sintesi un quadro mondiale di buone pratiche attuate per ridurre i rischi di stress derivanti dall'uso di tecnologie informatiche generati da accordi sindacali.
Circolare Inail: abolizione registro infortuni
Il decreto legislativo n. 151/2015 all'articolo 21 comma 4 ha abolito l'obbligo della tenuta del registro infortuni. Con la semplificazione prevista dalla norma, è stata pertanto anticipata la soppressione dell'obbligo di tenuta del registro infortuni già stabilita dall'articolo 53, comma 6 del d.lgs. 81/2008 e s.m. e connessa all'emanazione del Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP). Nella circolare l'Inail, al fine di offrire agli organi preposti all'attività di vigilanza uno strumento alternativo in grado di fornire dati ed informazioni utili ad orientare l'azione ispettiva, ha realizzato un cruscotto nel quale sarà possibile consultare gli infortuni occorsi a partire dal 23 dicembre 2015 denunciati dal datore di lavoro all' Inail .
Ndr: viene meno la facoltà di accedere autonomamente a questi dati da parte degli RLS nelle singole aziende, un "buco" superabile con accordi quali ad esempio di avere di volta in volta copia delle denuncie di infortunio che i DL devono comunque sempre effettuare secondo quanto previsto dall' articolo 53 del d.p.r. 1124/1965 e s.m.
Il calcolo dei costi dello stress e dei rischi psicosociali nei luoghi di lavoro
L'attuale crisi economica sta sottoponendo datori di lavoro e lavoratori a una pressione crescente per rimanere competitivi: una un'intensificazione del lavoro, con ritmi costantemente incalzanti, la necessità di eseguire più compiti contemporaneamente, il bisogno di acquisire nuove competenze anche soltanto per mantenere lo status quo. Molti di questi cambiamenti offrono opportunità di crescita. Tuttavia, se non ben gestiti, possono accrescere i rischi psicosociali e avere effetti negativi sulla salute e la sicurezza. L'Agenzia Europea ha curato una rassegna degli studi sui costi economici dello stress e dei rischi psicosociali a livello di società e di organizzazione e sull'onere economico delle malattie che, stando alle informazioni raccolte, sono associate a determinate condizioni psicosociali del lavoro.
Il lavoratore anziano: idoneita', usura, vecchiaia anticipata
Il rapido innalzamento dell'età per la pensione moltiplicherà la contraddizione sociale tra salute e lavoro con l'aggravamento della condizione di vita nell'ultimo decennio di vita attiva del lavoratore e il forte rischio di aumento dei lavoratori licenziati a causa di inidoneità lavorativa: questo quadro viene analizzato dall'Inca CGIL in una pubblicazione che mette in evidenza, oltre alle conseguenze sulla salute dei lavoratori, gli inevitabili costi sociali ed economici conseguenti.
La valutazione del rischio rumore
L'esposizione lavorativa ad agenti fisici coinvolge milioni di lavoratori e recenti stime effettuate dal sistema MALPROF stima attorno al 70% l'incidenza di questi agenti a malattie correlate al lavoro.
Tra gli agenti fisici il rumore rappresenta una quota particolarmente elevata e Inail ha recentemente pubblicato questo approfondimento destinato ai Soggetti della Prevenzione, ovvero a chi deve valutare questo rischio e soprattutto definire le migliori misure di mitigazione, prima collettiva e poi individuale.
Incentivi alle imprese Guida alla compilazione del modello OT 24 dell'INAIL versione 2016
A febbraio del 2016 le imprese attive da oltre due anni potranno accedere ad incentivi, ovvero alla riduzione dei premi assicurativi Inail in base alle attività di prevenzione non strettamente previste dalle norme legislative e svolte nel 2015.
A questo proposito l'Inail ha predisposto una guida alle imprese per la compilazione della domanda di accesso a queste agevolazioni (modello OT24/2016), particolarmente significative per le piccole e medie imprese.
Unita' formativa stress lavoro correlato Guida metodologica operativa
Rivolta ai formatori, ma non solo, è stata realizzata dalla Regione Veneto.
La finalità dell'unità formativa è avviare una riflessione sul tema dello stress lavoro correlato, per stimolare un interesse verso questa problematica ed identificare possibili contenuti da approfondire in interventi formativi successivi, più legati al settore specifico dell'azienda.
La motivazione di questa scelta è riconducibile al fatto che i datori di lavoro spesso non percepiscono lo stress lavoro correlato come una delle più significative criticità sul posto di lavoro, ne' sono consapevoli del pesante rischio che esso rappresenta per la salute fisica e mentale dei lavoratori nonche' delle enormi perdite produttive che comporta.
Burocrazia e valutazione del rischio
Il titolo di questo documento, realizzato dal Dipartimento di Prevenzione della USSL 9 di Treviso, è ancor più provocatorio "Manuale di autodifesa del Datore di lavoro". In realtà si tratta di un documento semplice, breve e chiaro che mette a fuoco come una buona valutazione dei rischi sia tutto il contrario della burocrazia e come si possa invece vederne una grande utilità per un miglioramento della qualità del lavoro e della competitività dell'azienda.
La diversita' della forza lavoro e la valutazione dei rischi
Non tutti i lavoratori sono esposti agli stessi rischi: alcuni gruppi specifici di lavoratori sono maggiormente esposti ai rischi ad esempio a fattori specifici quali l'età, le origini, il sesso, le condizioni fisiche o la posizione nell'impresa.
Tali persone possono essere più vulnerabili a certi rischi e avere esigenze specifiche sul lavoro. In questa scheda curata dall'Agenzia Europea per la salute e sicurezza del lavoro si sintetizzano gli esiti di una ricerca molto articolata che affronta il tema della prevenzione dei rischi affrontati dai diversi gruppi di lavoratori. Descrive azioni pratiche a livello di luogo di lavoro o di settore e il relativo contesto, compresi i gruppi beneficiari e metodi per individuare e valutare risultati, effetti collaterali, fattori di successo e problemi.
Nuove linee Guida dalla Regione Lombardia per la valutazione e prevenzione dei rischi di patologie muscolo-scheletriche da movimenti ripetuti
Sono uscite le nuove linee guida sulla prevenzione delle patologie muscolo scheletriche da movimenti ripetuti degli arti superiori.
Due importanti novità nel campo della valutazione del rischio:
- mediante specifiche domande si evidenzia o meno l'esistenza di un compito lavorativo ripetitivo e quindi l'eventuale necessità di una valutazione dell' entità del rischio. Se il lavoro ripetitivo non è presente non è richiesta alcuna ulteriore valutazione
- verifica rapida dell'entità di potenziali condizioni di rischio , attraverso domande di tipo quali/quantitativo. Si riesce così a capire se ci sono condizioni di accettabilità (fascia verde), di presenza evidente del rischio (fascia rossa) o se è necessaria una valutazione più dettagliata (fascia gialla) con i tradizionali metodi di valutazione.
Le linee guida precisano che nella fascia verde e soprattutto nella fascia rossa non ha senso fare ulteriori valutazioni del rischio, ma piuttosto ha senso procedere "alla riduzione del rischio chiaramente emerso, piuttosto che a inutili approfondimenti della valutazione".
E' stato inoltre rivisto il capitolo della sorveglianza sanitaria che dà indicazioni più precise su quando e come attivarla.
Aggiornato il Testo Unico: la revisione di Settembre 2015.
Pubblicata sul sito del Ministero del Lavoro la revisione a settembre 2015 del dlgs. 81/08.
Tra le modifiche introdotte segnaliamo:
- Abrogazione del comma 5 dell'art. 3, ai sensi dell'art. 55, comma 1, lettera e), del D.Lgs. 15 giugno 2015, n.81 (SO n.34 alla G.U. 24/06/2015, n.144, in vigore dal 25/06/2015);
- Modifica dell'art. 88, comma 2, lettera g-bis), ai sensi dell'art. 16, comma 1, della legge 29 luglio 2015, n. 115 (G.U. 03/08/2015, n.178, in vigore dal 18/08/2015);
- Inserite le modifiche agli artt. 3, 5, 6, 12, 14, 28, 29, 34, 53, 55, 69, 73-bis (nuovo articolo), 87, 98 e 190, introdotte dal d.lgs. 14 settembre 2015, n. 151 recante Disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n.183 (G.U. n. 221 del 23/09/2015 - S.O. n. 53, in vigore dal 24/09/2015)
Gli impianti elettrici come cause di incendi e di esplosioni
Con una corposa presentazione il prof. Mauro Marchini dell'Università di Pisa mette a fuoco le situazioni di rischio di incendio connesse con la conformità degli impianti elettrici.
A partire dall'applicazione delle norme legislative e tecniche, si affrontano i temi delle atmosfere esplosive, quello delle scariche atmesforiche, le problematiche connesse con gli impianti fotovoltaici e degli impianti speciali.
Rischi da Interferenze:la disciplina sanzionatoria applicata all'art. 26 del dlgs. 81/08 e s.m.i.
Con una presentazione dell'ing. Francesco Fulvi nell'ambito di un corso di formazione sulla organizzazione si ripercorre l'iter necessario ad applicare correttamente l'applicazione dell'art. 26 del dlgs. 81 al fine di eliminare o ridurre al minimo i rischi da interferenze, sempre più presenti nella attuale organizzazione del lavoro in moltissimi ambiti operativi.
Riscaldatori ad Infrarossi: valutazione del rischio da esposizione a radiazioni ottiche artificiali
Riscaldatori a raggi infrarossi sono utilizzati in luoghi di lavoro e frequentemente in locali di intrattenimento.
Un'indagine pubblicata dal Portale Agenti Fisici dimostra la criticità di questi strumenti che spesso espongono lavoratori e pubblico ben oltre i limiti di accettabilità del rischio da Radiazioni Ottiche Artificiali.
Ciò avviene a causa di una scarsa consapevolezza della loro pericolosità e conseguentemente da una carente valutazione preliminare del rischio.
Prevenzione Incendi Guida alla Regola tecnica orizzontale introdotta dal decreto 3 agosto 2015
BibLus-net pubblica una guida tecnica al decreto del 3 agosto 2015 recante "Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi, ai sensi dell'articolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139" che entrerà in vigore dal 18 novembre 2015. Si tratta di una regola tecnica orizzontale che uniforma i diversi aspetti della progettazione antincendio, definendo criteri operativi e progettuali valevoli per più attività.
Il nuovo decreto fornisce un vero e proprio iter di progetto.
Incentivi Inail alle aziende per interventi migliorativi: nuovo modello OT/24 per richiedere la riduzione del tasso medio di tariffa
Ogni anno le aziende hanno l'opportunità di richiedere sconti sul premio Inail sulla base degli interventi di miglioramento delle attrezzature, degli impianti, delle procedure e dell'organizzazione finalizzate a ridurre i rischi per la salute e sicurezza attuati nell'anno precedente.
Una opportunità che premia in particolare l'impegno delle piccole aziende.Pubblicato dall'Inail il nuovo modello OT/24 per le istanze che verranno inoltrate nel 2016.
Proposta di procedura per l'accertamento dell'assunzione di alcool e di sostanze stupefacenti
L'attuale regolamentazione della sorveglianza sanitaria relativa alla assunzione di alcool e droga da parte di lavoratori adibiti ad alcune mansioni ritenute maggiormente rischiose è spesso oggetto di contenziosi interpretativi che ancora non sono stati sanati da direttive omogenee e chiare.
Confindustra e CGIL-CISL UIL con questo documento congiuntamente propongono, in linea con le scelte di semplificazione perseguite dal Governo, e confermando l'esigenza di una disciplina che garantisca il rispetto di tutti gli obblighi di legge ai fini della salute e sicurezza sul lavoro, un'unica procedura, notevolmente semplificata e integralmente sostitutiva di tutte quelle esistenti e di automatica applicazione sul territorio.
Rassegna degli interpelli aggiornata a giugno 2015
Curata da DPL Modena è stata pubblicata la rassegna di tutti gli interpelli giunti al ministero dal 2005 a giugno 2015.
Ogni interpello è riprodotto all'interno di una scheda che riporta:
Il soggetto richiedente
I riferimenti normativi contenuti nell'interpello
I quesiti proposti
I chiarimenti ministeriali
Cliccando sul link è possibile visualizzare la fonte integrale così come riportata sul sito http://www.normattiva.it
Pubblicata l'attuazione della Direttiva sui rischi rilevanti Seveso III
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.L. 26 giugno 2015 n. 105: attuazione della direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose in vigore dal 29 luglio.
Le corrette relazioni tra RLS e gerarchia aziendale come soluzione ai problemi e alle criticita' rilevate
In un recente seminario organizzato dal SIRS Emilia Romagna sono stati analizzate le principali criticita' che emergono nelle relazioni tra RLS e gerarchia aziendale. Alla luce dell'attuale contesto normativo illustrato da Leopoldo Magelli, la relazione di Luca Morisi riportata in questo documento delinea alcune risposte.
La sicurezza nelle imprese di pulizia
Il documento elaborato dall'ASL Città di Milano in occasione di EXPO analizza i principali fattori di rischio che si presentano nell'attività delle imprese di pulizia: gli infortuni più frequenti come gli scivolamenti e la caduta da scale, il rischio di esposizione ad agenti chimici e biologici, il rischio di folgorazioni, le problematiche connesse con il sovraccarico muscolo scheletrico correlato a posture, movimenti ripetuti e movimentazione di carichi
Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi
Il rischio di esposizione a Legionella in qualsiasi ambiente di lavoro richiede la attuazione di tutte le misure di sicurezza appropriate per attuare una efficace prevenzione e protezione nei confronti di tutti i soggetti presenti.
Nel D.Lgs 81/2008 la Legionella è classificata al gruppo 2 tra gli agenti patogeni e a fronte dell'elevato rischio in ambienti come gli ospedali, i luoghi di cure termali, le strutture alberghiere, dal 2000 sono state emanate diverse linee guida, sia a livello nazionale che regionale (Emilia Romagna), mirate ad un adeguata valutazione e controllo dello stesso.Con il presente documento sono state riunite, aggiornate e integrate in un unico testo e pertanto esso le sostituisce integralmente.
Aperto il Centro per la Cultura della Prevenzione nei luoghi di lavoro e di vita promosso dal Comune di Milano
Il Centro per la Cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro di vita nasce dall'intesa tra Comune di Milano, ASL, DTL, Vigili del Fuoco e Inail con la collaborazione della CIIP e, in occasione di EXPO 2015, intende diventare punto di riferimento per i giovani, i lavoratori, le aziende, le organizzazioni sindacali e datoriali sulle tematiche di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro e di vita.
In questo periodo, il Centro, promuove interessanti Seminari e Convegni gratuiti su queste tematiche (il cui calendario è disponibile online) e, al termine di EXPO 2015, intende consolidare questa funzione di Network di informazione, comunicazione, educazione ed orientamento.
Linee di indirizzo tecniche per la promozione della sicurezza nei cantieri EXPO 2015
Regione Lombardia ha redatto il presente documento nella consapevolezza che occorre garantire i massimi livelli di tutela della salute e sicurezza sul lavoro all'interno dei cantieri di EXPO 2015.
Tra gli scopi più significativi del documento rileviamo:
- promuovere la cultura della legalità e della trasparenza nel settore degli appalti e nei rapporti di lavoro,
- contrastare, in ogni sua forma, il lavoro nero ed irregolare e l'intermediazione illegittima per il reclutamento di manodopera (caporalato),
- adottare gli strumenti più idonei ed efficaci per contrastare fenomeni di illegalità e di infiltrazione della criminalità organizzata nel ciclo dell'appalto,
- azioni mirate e partecipate atte atte a garantire l'informazione, la formazione e l'assistenza a tutto il sistema interessato dalla realizzazione di EXPO 2015.
Le azioni si prefiggono il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- zero infortuni mortali,
- significativa riduzione degli indici di frequenza e di gravità degli infortuni rispetto ai valori riscontrati nel comparto delle costruzioni nell'ultimo triennio in Lombardia.
Rapporto Annuale Regione Lombardia 2012
I dati INAIL della Regione Lombardia segnano una flessione del 7,8%, con le denunce per infortunio che passano dai 127.018 casi del 2011 ai 117.102 del 2012.
Sono i dati più rilevanti dell'andamento infortunistico nella regione Lombardia.
In controtendenza rispetto all'andamento nazionale, invece, il dato riguardante gli infortuni mortali dove emerge un incremento del 6% (da 125 a 133 casi denunciati).
Continuano a scendere le denunce per malattia professionale che nel 2012 fanno registrare un'ulteriore riduzione pari al 3,7%, con 115 casi in meno su base annua.